MILANO – Guerra tra Sky e Mediaset per i diritti Tv del calcio. Il gruppo di Rupert Murdoch vede contendersi la posta in gioco con l’azienda fondata da Berlusconi. Una decisione della Lega è prevista per lunedì 23 giugno e i 2 contendenti si sono accusati reciprocamente di violazione delle regole. Le reciproche accuse sono state mosse tramite due volti noti della conduzione sportiva: Ilaria D’Amico per Sky e Mino Taveri per Mediaset.
La prima mossa l’ha fatta Sky due giorni fa, prima della partita Italia-Costarica, da Sky, con l’invito letto in diretta dalla D’Amico a giocare la partita dei diritti ”in maniera seria, trasparente e corretta”, con la conseguenza che ”questi diritti televisivi verranno assegnati a chi ha segnato più gol e quindi merita di vincerli”. Per la replica il Biscione ha atteso un giorno, affidando il messaggio a Taveri: ”In una partita ideale – ha affermato – nel calcio cosiddetto pulito, il giocatore non può essere anche l’arbitro, tanto meno può dire come si deve arbitrare”.
Utilizzando poi la metafora dei gol Taveri ha sottolineato che ”i gol devono essere fatti con regole condivise da tutti, con un soggetto terzo che sancisce falli, rigori, cartellini gialli e rossi e i fuorigioco”, puntualizzando che ”in fuorigioco ci finiscono, oltre ai giocatori, anche gli appelli”. La posta in gioco è piuttosto elevata e supera il miliardo di euro per il triennio 2015-18 al termine di un’asta che vede in corsa quattro emittenti. La pay tv di Murdoch ha avanzato le offerte più ricche per aggiudicarsi le grandi squadre sia sul satellitare, sia sul digitale terrestre, dove avrebbe un’intesa con Telecom Italia per l’affitto di cinque canali. Domani si riunisce l’assemblea della Lega, composta dai presidenti delle società di calcio, che potrebbe restare aperta fino a giovedì, termine ultimo per l’assegnazione previsto dal bando.
L’amministratore delegato di Sky Andrea Zappia intanto, ha smentito di aver incontrato, come indicato da Repubblica, il presidente del consiglio Matteo Renzi. E’ quanto si apprende da fonti bene informate che non escludono, però, che l’incontro possa avvenire molto presto per discutere della “guerra” tra le due più importanti aziende della tv privata italiana.