A Vieni via con me Guzzanti-mattatore: “Maroni vuole costringere le donne islamiche e togliersi il velo per farsi risconoscere, Berlusconi le mutande, per lo stesso motivo”

Corrado Guzzanti

La ‘ndrangheta al Nord interloquisce con la Lega? Un’affermazione ‘ingiusta ed offensiva per tutti quelli che come me combattono ogni forma di illegalità ”. E’ la replica del ministro dell’Interno Roberto Maroni all’accusa mossa da Roberto Saviano nella puntata di Vieni via con me in onda la scorsa settimana.

Nella puntata di ieri, 22 novembre, Maroni è intervenuto con il proprio elenco sui successi del governo nella lotta contro le mafie.

Ma quella di ieri è stata soprattutto la serata di Corrado Guzzanti. Il comico ha declamato sul palco una lista di battute  riferite all’attualità e alla politica italiana.

Gli applausi hanno coperto le battute su Berlusconi che “corrompe dei senatori: mi hanno detto che erano maggiorenni”, Bossi ”che chiama in questura, ma hanno capito solo Mubarak”, il Pd ”primo partito in Italia a fare le primarie, e primo al mondo a perderle”, il Papa che ”condona l’uso dei condom in casi particolari: ci sono notti in cui fa veramente freddo”.

Al sorriso sarcastico dell’attore si alternano la malinconia di Ilaria Cucchi, che legge le cose belle che ricorda del fratello Stefano, e l’amarezza di Manlio Milani, presidente dell’associazione familiari delle vittime della strage di piazza della Loggia, che ne elenca i nomi. C’e’ spazio anche per l’immigrazione, con Harun Javeid, uno degli operai appena scesi dalla gru a Brescia, che racconta di aver portato con se’ ”la fede in Dio, perche’ solo Dio ci poteva aiutare” e con Ivano Fossati che canta Mio fratello che guardi il mondo; per Renzo Piano che spiega cosa vuol dire ”fare” e invita i giovani ”ad andar via, per curiosita’, e poi tornare”; per l’handicap raccontato dal comico disabile David Anzalone.

E poi ci sono le donne: Emma Bonino elenca le cose che passano sui corpi femminili, Susanna Camusso i pensieri delle donne che lavorano, Laura Morante le cose che le donne non vogliono piu’ sopportare.

Il finale è ancora il gioco a due tra Fazio e Saviano. ”Vado via perché sento che tra un attimo saranno tutti antiberlusconiani”, dice Fazio. ”Resto qui perché voglio scoprire che cosa aveva da ridere Antonio Jovine quando lo hanno arrestato”, replica Saviano. ”Resto qui perché Masi mi ha telefonato e mi ha detto che faremo altre quattro puntate”, incalza l’autore di Gomorra. ”Resto qui perché, anche se Masi non mi ha telefonato, mi ha detto che ne dovremmo fare altre otto”, ironizza Fazio.

In attesa dell’intervento di Maroni, la serata si era aperta con la solidarietà alla protesta dello spettacolo contro i tagli: Luca Zingaretti legge l’elenco scritto da Andrea Camilleri per dimostrare che ”con la cultura si mangia”.

Dopo i vantaggi della vecchiaia secondo Carlo Fruttero, la parolaa Saviano. ”Il Sud – è l’affondo dell’autore di Gomorra – è da anni la pattumiera del Nord Italia”, ”lo sversatoio dei rifiuti tossici” e dunque quei politici del Nord che non vogliono saperne nulla ragionano ”da codardi, miopi e in malafede”.

Contro un’emergenza che dura da anni ”hanno fallito tutti, centrodestra e centrosinistra”, attacca ancora Saviano, che poi passa il microfono a Gabriele Salvatores per elencare le sette volte in cui Berlusconi ha annunciato la fine di una crisi che è ancora sotto gli occhi di tutti. Altro momento clou di Vieni via con me è il ritorno di Corrado Guzzanti:

E dell’affondo dell’autore di Gomorra sull’emergenza rifiuti in Campania: una crisi di cui, attacca Saviano, il premier ha annunciato la fine ”solo negli ultimi due anni per sette volte”. La cattura dei superlatitanti è in cima all’elenco di Maroni, con ”28 superboss presi e messi al carcere duro”: ne mancano ”solo due, Matteo Messina Denaro e Michele Zagaria”, ma attorno a loro ”il cerchio si sta stringendo”.

Poi l’aggressione ai patrimoni della criminalità organizzata e il contrasto al suo insediamento territoriale, con la ”sfida epocale” di impedirne l’aggressione all’economia sana. Ma se è vero che la ‘ndrangheta ”è presente al nord da almeno tre decenni, non è una novità”, l’affermazione secondo la quale la ‘ndrangheta al nord interloquisce con la Lega, ”oltre che essere ingiusta ed offensiva, è smentita dalle recenti operazioni fatte in Lombardia (Cerberus, Parco Sud, Crimine e Infinito) che hanno fatto emergere il coinvolgimento e in alcuni casi hanno portato all’arresto di esponenti di altri partiti. Mi chiedo allora – dice – perché citare proprio e solo la Lega”.

Anche la serata di ieri ha raggiunto un nuovo record di spettatori, 9milioni e 600 mila telespettatori pari al 31.60% di share.

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Maria Elena Perrero