Fedez: "Il mio talento è non averne". Poi torna ad attaccare Giorgia Meloni (foto ANSA)
Ospite del nuovo programma radiofonico di Massimo Giletti su Rtl, Fedez ha parlato senza filtri andando a toccare vari argomenti, tra cui la polemica con Giorgia Meloni.
Il rapper è tornato anche sullo scontro che aveva avuto pochi giorni fa con Giorgia Meloni. In quel caso Fedez era intervenuto nella diatriba tra la moglie e la leader di Fratelli d’Italia sull’omicidio del giovane Willy a Colleferro.
La Ferragni aveva scritto: “Il problema lo risolvi cambiando e cancellando la cultura fascista, sempre resistente in questo paese”. Un pensiero al quale si è sentita in dovere di rispondere la Meloni: “A me pare che sia colpa della cultura effimera. Quando l’obiettivo massimo diventa comprarsi un paio di scarpe da mille euro”.
Poi la politica aveva lanciato una frecciatina alla coppia di influencer: “Mi chiedo perché Fedez e Chiara Ferragni non promuovano una bella campagna contro la diffusione della cocaina tra i giovani”. La replica di Fedez non aveva tardato ad arrivare accostando, su Twitter, la frase di Giorgia Meloni alla notizia di un assessore comunale di Fratelli d’Italia sorpreso a comprare droga.
Oggi un nuovo capitolo: “Il problema di questa società saremmo noi? – ha detto Fedez da Giletti – Dicono che i criminali si ispirerebbero a noi perché porteremmo avanti un modello vuoto e narcisista. Diamo per assodato che Chiara Ferragni e Fedez siano il problema di questa società. Se non esistessero Chiara Ferragni e Fedez non ci sarebbero più crimini, persone violente e il mondo sarebbe un posto fantastico. Allora domandiamoci che cosa, chi ha creato Chiara Ferragni e Fedez? Di cosa sono figli? Voi credete davvero che gli influencer siano peggio dei modelli culturali che ci venivano propinati 20 o 30 anni fa? Siamo figli vostri”.
Il marito di Chiara Ferragni ha detto la sua anche sul tema della meritocrazia in Italia.
“C’è in alcuni settori e in altri meno, i settori dove il merito viene attribuito da terzi è più probabile sia meno meritocratico. I figli di personaggi con cognomi altisonanti si portano questo peso: anche io sono cresciuto con il pregiudizio che i ‘figli di’ fosse qualcosa a cui stare lontano. Poi ho avuto un figlio anche io, e analizzi un po’ più in profondità la cosa e capisci che è una fortuna, ma a volte può essere un fardello. Spesso mi chiedo se nella società di oggi per mio figlio sarebbe un peso avere due genitori come me e Chiara”.
Sulla sua carriera infine ha parlato così: “Nella mia esperienza, penso che il mio talento sia quello di non averne, la fortuna è importante e nel mio caso penso siano stati tanti gli elementi che si sono uniti nel momento giusto. Quando sono uscito con il mio primo disco e ho ricevuto le attenzioni della case discografiche e del pubblico, il mio lavoro aveva una forte connotazione sociale e politica, in un periodo in cui il rap non parlava più di società e di politica. Ho portato qualcosa di nuovo e di diverso nel momento giusto”. (fonte RTL)