ROMA, 17 FEB – Queste le pagelle ai duetti della terza serata del 62/mo festival di Sanremo
SHAGGY-CIVELLO: Ne avevamo viste di tutti i colori, ma un oltraggio cosi' e' difficile ricordarlo. Shaggy ha infierito senza pieta' su un capolavoro di Pino Donaggio, Io che non vivo senza te, davvero un rano che ha fatto il giro del mondo, ma neanche gli sposi ubriachi del Kazakistan l'avrebbero cantata come ha fatto Shaggy stasera. Chiara Civello, che e' bravissima e ha cantato come se la canzone fosse uno standard, dovrebbe rivolgersi a un avvocato. 2
BERSANI-BREGOVICH: Samuele Bersani ha avuto davvero una bella idea a chiamare Goran Bregovich per rileggere Romagna Mia, classico dei classico del Liscio firmato Casadei. Anche se ha perso la verve irresistibile e musicalmente rivoluzionaria dei giorni d'oro con Kusturica, Bregovich e' un musicista fuori dai canoni, con un suono inconfondibile. La sua Funeral and Wedding orchestra trasforma il folklore balcanico in un linguaggio universale e lo ha fatto anche stasera, accompagnato con la giusta ironia da Samuele Bersani. Poi a Bregovich e' stato concesso lo spazio per un brano da solo, che mescola la sua tradizione con quella dei Gipsy Kings. 6 e 1/2
NINA ZILLI-SKYE : Nina Zilli e Skye dei Morcheeba hanno portato una ventata di classe, energia ed elegante sensualita'. Hanno duettato in Grande grande grande, il super classico di tony Renis, e in Rome wasn't built in a day, la hit dei Morcheeba in nome del groove e dello swing. E' con momenti cosi' che si fa grande un festival. 8
AL JARREAU – MATIA BAZAR: Al Jarreau, consumata leggenda dell'acrobazie vocali, e' riuscito a vincere anche questa sfida. Districarsi tra gli eccessi di Silvia Mezzanotte, la voce dei Matia Bazar che lo hanno chiamato a nobilitare il tema del Padrino. Jarreau sta al canto jazz funk come Messi al calcio. Le sue variazioni sul tema vanno segnate come gli appunti a una lezione all'Universita'. Avergli offerto la possibilita' di cantare We, in this World Together e' stato un atto d'amore verso la musica. 8 a Jarreau e 5 Matia Bazar
EMMA – GAY GO: Emma con Gary Go ha riletto Il Paradiso, uno dei titoli manifesto di Patty Pravo. E' una canzone irresistibile ma Emma la canta come se andasse in cerca di una denuncia per eccesso di grinta. I due hanno poi cantato insieme uno dei singoli di Gary Go, Wondferful. 5
ARISA – JOSE' FELICIANO: Accanto ad Arisa c'e' Jose Feliciano, una leggenda della musica latina e di Sanremo. Qui ha vinto nel 1971, con Che sara', un brano di Migliacci, Jimmy Fontana e Carlo Pes. Jose' e' molto ingrassato ma canta ancora da grande e suona con la grazia di un mago della sei corde. Emozionante il duetto con Gianni Morandi in ''C'era un ragazzo …''. 5 Arisa 7 Feliciano
RENGA-DALMA Francesco Renga e Sergio Dalma hanno scatenato le ugole nel Mondo, ormai un super classico che non passa mai di moda. Dalma ha fatto in Spagna quello che Renga ha fatto in Italia: rileggere in chiave orchestrale grandi titoli della canzone italiana. Poi Bella senza anima di Cocciante. 6 e 1/2
DALLA-CARONE CON LANGER Pierdavide Carone Mads Langer Lucio Dalla si sono un po' accaniti contro Anema e core. Mads Langer sta avendo un buon successo con brani tipo You're not Alone ma non sembra proprio adatto al clima di un capolavoro di Salvo D'Esposito e Tito Manlio. Lo stesso vale per Carone. Dalla, furbescamente, si e' tenuto un po' in disparte. Le cose sono andate un po' meglio proprio con You're not Alone. 4
FORNACIARI-ELLIS CON MAY Con Uno dei tanti, un successo di Joe Sentieri, Irene Fornaciari con Kerry Ellis hanno coinvolto Brian May, leggendario chitarrista e fondatore dei Queen (27 anni fa sono passati dall'Ariston) in un'escursione nel rock piu' heavy, un sound che raramente si ascolta al festival. May e' un gentleman e un rocker che non ama le sfumature: mentre Irene Fornaciari piangeva per l'emozione alla fine del brano, il canuto Brian si e' lanciato in We Will Rock You, che e' anche il titolo del musical che ha dato la celebrita' a Kerry Ellis. 6
PATTI SMITH – MARLENE KUNTZ:Hanno chiamato Patti Smith i Marlene Kuntz per rileggere Impressioni di Settembre, il classico della Pfm. Patti Smith somiglia sempre di piu' a Joey Ramone ha interpretato con intensita' il brano e anche meglio di Cristiano Goda'no. Praticamente di rigore l'esecuzione di Because the night, con Vittorio Cosma al piano e Patti che l'ha dedicato a Fred Sonic Smith, il chitarrista, scomparso che e' stato il compagno della Smith e che e' l'uomo cui e' dedicata questa canzone che e' stata composta da Bruce Springsteen. 6 1/2
D'ALESSIO-BERTE' CON MACY GRAY: Almeno tu nell'universo e' un capolavoro scritto da Bruno Lauzi e Maurizio Fabrizio che e' diventato un classico di Mia Martini che con questo brano ha vinto il premio della Critica nel 1989. Gigi D'Alessio e Loredana Berte' l'hanno cantato con Macy Gray, star del nuovo soul. Un'esibizione che ha toccato le corde dell'emozione. 6 1/2
FINARDI – NOA: Con Torna a Surriento Noa l'ha cantata da soprano in napoletano, Finardi in inglese sferragliando rock. Noa che e' un'interprete raffinatissima e colta, ha poi reso omaggio a Roberto Murolo e ha riproposto il tema di La vita e' bella. Noa 7 Finardi 5
DOLCENERA-PROFESSOR GREEN: Dolcenera ha dimostrato un gran coraggio affrontando Vita spericolata, che e' come entrare nel sancta sanctorum di Vasco. Lei e' una di quelle cantanti convinte che la grinta sia tutto ma n'e' uscita bene anche grazie al perfetto timing dell'intervento di Professor Green, star bianca dell'hip hop inglese. Bella l'idea di Morandi di far riprendere il ritornello insieme al pubblico. 6
NOEMI- SARAH JANE MORRIS: Non poteva mancare Lucio Battisti in questa serata di omaggi ai grandi della musica italiana. Noemi ha scelto Amarsi un po'. Lei e' proprio brava, ma ha chiamato a duettare Sarah Jane Morris, una che vent'anni fa sembrava destinata alla gloria e poi si e' persa per strada. Duetto su Fast Car di Tracy Chapman. 7 Noemi 5 Sarah Jane Morris.
