ROMA – Gabriele Paolini è stato condannato a risarcire i giornalisti Mediaset ”vittime” delle sue incursioni. Il tribunale monocratico di Roma ha inflitto al “teledisturbatore più famoso d’Italia 6 mesi di reclusione oltre al pagamento, a titolo di risarcimento danni, di 30 mila euro complessivi di cui la metà da versare subito alle parti offese: i giornalisti Fabio Tamburini, Cristina Bianchino e Lorenzo Montersoli. Gi episodi risalgono, in particolare, al 13 e il 15 dicembre 2008 e il 12 gennaio 2009, con Paolini che, alle spalle dei cronisti, mostrava “il segno delle corna” o gridava “frasi sconnesse”, come recita il capo di imputazione.
Insieme a lui, al momento della lettura della sentenza, c’era anche la madre che ha commentato: “Io, il papà, un militare vecchio stile e le tre sorelle, tutte più grandi di lui, abbiamo lottato finché abbiamo potuto, ora non abbiamo più la forza. Anziché andare al mare, preferisce stare lì dietro. Che fare allora? Ha questo pallino, ma non è un delinquente”.
“Non mi aspettavo questa condanna alla provvisionale immediatamente esecutiva”, ha commentato, a fine udienza, Paolini che ha annunciato aver fondato anche un partito politico. “Si chiama ‘Basta il coraggio’, una massima che si ispira a Gabriele D’Annunzio. Ma non ho alcuna intenzione di candidarmi, è solo un modo per poter dire la mia”.
