ROMA – “L’unica verità è che nostra figlia è morta di leucemia, il resto sono solo una valanga di bugie” questo lo sfogo su Facebook del padre di Giada Lunardon, la bambina di Vallonara (una frazione di Marostica, in provincia di Vicenza) che a soli 11 anni è morta di leucemia.
Quali bugie? Il padre di Giada Lunardon si riferisce ad un servizio del Tg5 (venerdì 9 agosto) e curato da Ilaria Dalle Palle in cui la storia di Giada è stata “molto romanzata” e che arriva a parlare di un presunto donatore di midollo osseo americano che si sarebbe tirato indietro appena saputo che la bimba era italiana. Sia il papà di Giada sia il direttore del Centro nazionale trapianti Alessandro Nanni Costa hanno spiegato che il donatore americano non è mai esistito
La notizia è stata trasmessa nelle edizioni delle 12.30 di Studio Aperto (qui il video, finché disponibile) e poi su Tg5 delle 13 di venerdì 9 agosto (il video).
“La giornalista che ci ha intervistato si è dimostrata una persona falsa e ignobile […] Mediaset ha perso una grandissima occasione per divulgare a milioni di persone la realtà dei fatti, dato che hanno fatto dei servizi giornalistici senza neanche verificare la notizia con i diretti interessati e l’onere della prova. Mediaset e la loro proprietà, la famiglia Berlusconi con il loro fondatore Silvio e il loro vice presidente Piersilvio e l’amministratore delegato Confalonieri hanno calpestato quanto di più sacro è per noi genitori, una figlia che ha sofferto tantissimo per una vita così breve e lasciandoci a 11 anni appena compiuti. Speculando avidamente per conto del loro dio denaro e della loro amica, la bugia, che li accompagna sempre in ogni loro esternazione”