ROMA – Vi ricordate Guglielmo Rositani, l’ex parlamentare di An che organizzò la ‘famosa’ sagra del peperoncino a Rieti a cui partecipò, in elicottero di Stato, la governatrice del Lazio, Renata Polverini? Repubblica scrive che, secondo degli scontrini che le sono arrivati in forma anonima, Rositani avrebbe speso con la carta di credito aziendale 3870 euro in ristoranti, gioiellieri e profumerie. Rositani però, più volte contattato da ‘Repubblica’ (che, dice, ha ricevuto in forma anonima 11 scontrini relativi alle spese del consigliere Rai), non ha voluto dire nulla sulla circostanza e, anzi, ha sporto querela contro il quotidiano.
Piccolo prologo: i consiglieri di amministrazione Rai prendono dalla tv di Stato uno stipendio annuo lordo di poco superiore ai 98 mila euro. Questa somma può essere integrata da un extra fino a 28 mila euro, a patto che i consiglieri diano vita a gruppi di lavoro ristretti, chiamati “comitati editoriali”. A queste somme, i consiglieri aggiungono una carta di credito aziendale – per le spese di rappresentanza – che ha un tetto massimo di 10 mila euro l’anno. Non ci sono direttive su come utilizzare queste carte di credito, la Rai lascia spazio alla coscienza di ognuno. E c’è da dire che per le sue spese di rappresentanza, il consigliere Rositani non ha ricevuto contestazioni dalla Rai.
Scrive comunque ‘Repubblica’: “In busta anonima, nei giorni scorsi, Repubblica ha ricevuto le fotocopie di 11 ricevute di carta di credito per una spesa totale di 3870 euro. Tutte le ricevute hanno lo stesso codice “AID” che conduce ad un’unica carta di credito. Su una di queste fotocopie compare la scritta “Rai”. Un’altra ricevuta – Hotel Ristorante da Checco al Calice d’Oro (Rieti), importo 420 euro – è spillata su carta intestata della televisione di Stato (mentre la ricevuta stessa ha l’intestazione scritta a mano: onorevole Rositani). Tutte le ricevute sono emesse in ristoranti, negozi, esercizi di Rieti, città dove Rositani vive”.
Si legge quindi: “Ed ecco le spese in dettaglio, dunque: Hotel Ristorante da Checco al Calice d’Oro 420 euro e Ristorante la Foresta 500 euro (per 10 pasti a prezzo fisso). Altre tre ricevute portano a questo Ristorante la Foresta, molto apprezzato, pare: 300 euro per 7 coperti, 750 euro (quantità 15) e 250 euro (per 5 coperti). A seguire ci sono: il Gioielliere Passi 300 euro; la Goielleria Cesare Amici 400 euro; ancora la Gioielleria Cesare Amici 380 euro; quindi la Profumeria Michele Cellurale 150 euro e Grassi Sport 310 euro. Infine, Letizia Sas (intimo e biancheria per la casa, si deduce da Internet) per altri 110 euro. Le spese sono state fatte tra il 9 aprile 2011 e il 21 agosto 2011″.
Rositani querela Repubblica. A seguito della pubblicazione di questa notizia il consigliere Rai ha deciso di querelare il quotidiano ‘La Repubblica’ . Una nuova querela dopo l’iniziativa legale annunciata mercoledì per un articolo dell’11 febbraio scorso intitolato ‘In Rai omaggio al camorrista, e’ polemica’.
”Da un periodo di tempo a questa parte – afferma Rositani in una nota – tale giornale, da me peraltro gia’ querelato per un altro articolo, s’interessa con insistenza del sottoscritto. Evidentemente pago la mia riservatezza, il mio impegno quotidiano di 12 ore lavorative e il rifiuto sistematico di colloquiare con i giornalisti nell’ambito delle mie funzioni di amministratore della Rai. Sulle presunte ‘spese allegre’ poi, posso assicurare che si tratta di spese di rappresentanza assolutamente regolari, motivate e giustificate, cosi’ come previsto dalle varie circolari aziendali (RPT come previsto dalle varie circolari aziendali). A mia tutela – conclude il consigliere – ho dato mandato all’avvocato Marcello Melandri di querelare per diffamazione il quotidiano la Repubblica”.