ROMA, 6 APR – Striscia la Notizia ricorrera' in "appello d'urgenza" chiedendo la "sospensione immediata degli effetti della sentenza del Tribunale di Milano che ha ravvisato uno sviluppo evolutivo da parte del Gabibbo nei confronti della misconosciuta e muta mascotte di un'Università del Kentucky".
Lo afferma una nota del programma Mediaset, che fa riferimento ad una sentenza del giudice del tribunale civile di Milano, Paola Maria Gandolfi. Nella nota, che non riporta la condanna prevista dalla sentenza di primo grado e che prevederebbe una forma di risarcimento, e' detto che nel "giudizio non sono state neppure considerate le prove che hanno portato sia il Tribunale di Lugo di Ravenna, sia la Corte d'Appello di Bologna a escludere all'origine ogni ipotesi di plagio".
"Il Gabibbo, nato all'epoca degli esternatori, è un vero e proprio personaggio che rappresenta il populismo catodico. Significa che in Tv qualunque banale pupazzo, se bercia o arringa moraleggiando, può ottenere il massimo della credibilità e popolarità".
"Condannarlo per la banalità delle sue forme, che lo rendono simile a decine e decine di altri pupazzi infantili dalla bocca larga, è una vera e propria assurdità", prosegue la nota.
Il tribunale di Milano ha accolto le tesi di Ralph Carey, ex studente della Western Kentucky University, che realizzo' i bozzetti del 'Big Red' nel 1979, su commissione della stessa universita'.
"L'anima e il ripieno del Gabibbo", Gero Caldarelli che con la moglie Katia ha costruito il costume, così commenta: "Non sono state prese in considerazione le oltre venti differenze che in una forma semplice sono un'enormità. Se almeno fossi stato ascoltato come testimone, avrei potuto spiegare, da tecnico, come la testa del Gabibbo sia in realtà la forma basica di qualunque pupazzo alla quale vengono poi aggiunti elementi per la caratterizzazione: pensate solo alla moltitudine dei Puppets. Ma poco male, metterò una coda al Gabibbo, rendendolo così uguale al Gerrothorax, un piccolo dinosauro vissuto duecento milioni di anni fa. Ci sarà da divertirsi".
La vicenda del presunto "plagio" del Gabibbo risale al 2003. Gia nel 2007 il Tribunale di Ravenna, Sezione distaccata di Lugo, ha respinto le richieste della controparte. Stessa decisione, ricorda Striscia, della corte di appello di Bologna.
