ROMA, 30 MAG – E' abuso d'ufficio il reato con il quale la Procura di Roma ha proceduto all'iscrizione del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi e dei direttori del Tg1, Augusto Minzolini e quello pro-tempore del Tg2, Mario De Scalzi. Un fascicolo aperto in relazione alla denuncia presentata nei giorni scorsi dai Radicali Emma Bonino e Marco Cappato e che riguardava il video delle interviste al premier andate in onda il 20 maggio scorso. Per i magistrati di piazzale Clodio siamo di fronte ad un atto dovuto: per quanto riguarda la posizione dei direttori dei telegiornali di Canale5, Italia1 e Rete4, la questione sarà esaminata per competenza dalla Procura di Milano, come del resto già evidenziato nell'esposto depositato dai Radicali presso gli entrambi uffici giudiziari. Nella denuncia si sottolineava come ''gli interventi di Berlusconi nei Tg siano, per temi trattati, scenografia con tanto di simbolo elettorale alle spalle e montaggio del registrato, dei veri e propri spot elettorali assolutamente vietati nei notiziari''. La posizione di Berlusconi non andrà al vaglio del Tribunale dei Ministri. La decisione della Procura è dovuta al fatto che, è stato sottolineato, in quel caso Berlusconi agì come presidente del Pdl e non nella veste di premier. Nell'esposto, presentato dall'avvocato Giuseppe Rossodivita, i radicali chiedevano anche il sequestro di "videocassette e/o file originali dei messaggi trasmessi dai notiziari compresi eventuali appunti che ne hanno accompagnato il recapito", nonché "di ordini di servizio per i giornalisti che hanno effettuato le pseudo interviste oltre agli appunti e ai fogli di lavoro delle riunioni di redazione dei telegiornali". Sul punto la procura ha espresso parere negativo, ritenendo che il reato di abuso d'ufficio nel caso specifico "non appare sussistere in tutti i suoi elementi". I pm hanno proceduto per l'abuso d'ufficio non per quello di concussione che era stato invece evocato dai radicali nella loro denuncia. Bonino e Cappato scrivono nel documento che "se fosse stato Berlusconi a pretendere dai direttori dei telegiornali, mediante costringimento o induzione determinato dalla sua qualità , la contestuale messa in onda di questi spot, non ci sarebbe nulla di diverso – per la struttura della condotta, le qualità soggettive dei protagonisti e le evidenti utilità di cui ha beneficiato il presidente del Partito del Popolo delle Libertà -dalla concussione".
