Doveroso indagare sull’identità del personaggio, che si è presentato come Antonio Muto di Mantova e imprenditore, ma non quello più noto alle cronache e creditore di Mps: “La faccia non corrispondeva all’uomo che ho conosciuto io quando l’ho ricercato”.
Le rivelazioni però non finiscono qui: l’avvocato parla poi di una misteriosa valigetta. Muto ha garantito a Goracci di conoscere bene Rossi e di averlo accompagnato più volte a Roma e una volta, nel 2012, anche all’ospedale di Siena, dove il padre era ricoverato. Qui l’ex capo comunicazione di Mps aveva una valigetta preziosa, circostanza che anche il fratello Ranieri conferma alla Iena.
Incalzato da Monteleone sul contenuto della stessa, Goracci si altera e solo a telecamere spente rivela: “Rossi e il sedicente Muto erano soliti andare allo Ior per incontrare un consulente dell’istituto bancario vaticano e consigliere d’amministrazione Mps. Quella valigetta probabilmente era piena di soldi”.
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