ROMA – Le domande di Lella Volta, giornalista di Matrix, ai terremotati che avevano perso tutto hanno fatto scattare la rabbia di Luca Giurato. Il conduttore l’aveva definita “una poveraccia, una povera idiota” e per questo era stato querelato dalla giornalista. I giudici del tribunale però hanno dato ragione al conduttore Giurato, sottolineando che le domande rivolte dalla giornalista ai terremotati erano “assurde” e hanno scagionato anche Massimo Giletti.
Giulio De Santis sul Corriere della Sera scrive che il giudice Luca Ghedini Ferri ha assolto il popolare conduttore dalle accuse di diffamazione per le parole riservate alla giornalista durante il programma L’Arena condotto da Giletti. Le domande, per il giudice, erano prive di senso e assurde e il commento di Giurato era quindi comprensibile e autorizzato:
“Il programma era andato in onda il 26 aprile 2009 e aveva a oggetto il terremoto avvenuto nel capoluogo abruzzese. Nel processo era imputato anche Massimo Giletti, conduttore (e giornalista) del programma di Rai 1. A Giletti era contestato di aver permesso a una persona del pubblico di definire «cretino» il giornalismo della Volta. Anche lui è stato assolto perché l’intervento dell’individuo va «ascritto al diritto di critica».
Il giudice riconosce che «poveraccia, povera idiota», e anche «cretino» sono «epiteti». Ma quelle offese, sostiene, «sono rivolte al servizio» svolto dalla giornalista, non certo alla sua intera carriera. Estrarle dal contesto, ad avviso del tribunale, «vuol dire attribuirgli un significato più offensivo di quello effettivo»”.
D’altronde il servizio di Lella Volta poneva ai terremotati delle domande prive di senso quali “perché state qui?” e “perché non mangiate”. La giornalista ha raccontato di aver chiesto di tagliare quelle domande ma non è avvenuto e la reazione di giurato, che ha preso le difese della Protezione civile, è stata questa:
“Per poche mele marce stiamo criminalizzando un lavoro straordinario. Quelle povere idiote sono andate lì con il microfono in mano a dire: “Perché non ha mangiato oggi?” Ma stiamo scherzando? Ma è una poveraccia quella!”.
La giornalista, che non era stata invitata alla trasmissione e non ha avuto modo di replicare, ha così deciso di denunciare per diffamazione il giornalista e il conduttore de L’Arena:
“Il pm Mario Ardigò, durante le indagini, aveva anticipato l’esito del processo chiedendo l’archiviazione della posizione di Giurato poiché «i termini duri erano pertinenti alla critica e intesi a esprimere l’intensa disapprovazione morale per il lavoro della collega». Tesi respinta dal gip che aveva imposto il processo, sostenendo che le frasi di Giurato erano «un esempio di linciaggio morale cui è sottoposto il malcapitato di turno per fare audience nei talk show»”.