ROMA – Michele Santoro che si candida a direttore generale della Rai? Come un cuoco di McDonald’s che vuol fare il manager. Mauro Masi, ex dg Rai, ha approfittato della Zanzara, programma di Radio 24, per togliersi qualche sassolino dalla scarpa a proposito del conduttore di Annozero. “Lui fa una cosetta, una cosetta tra le tante. La frase che ha detto su di me, che non so distinguere una tv da un aspirapolvere? Una frase scema. I’m sick and tired di affrontare questi argomenti”.
Per quanto riguarda il premier: “Mai parlato di Santoro con Berlusconi. Mai, nemmeno una volta. Io e Berlusconi in comune abbiamo la passione per la gnocca, per le belle donne…Da direttore generale della Rai arrivano più telefonate di gnocche che di politici, assicuro. Essere dg aiuta a rimorchiare, sì, ma andavo forte anche prima”. Masi discute anche di Bisignani: “Preoccupato che il mio nome sia finito in questa inchiesta sulla P4? Assolutamente no, zero assoluto, sono tranquillo”.
E smentisce quanti hanno criticato la dirigenza Rai per aver affossato Annozero nonostante faccia ascolti record (e quindi porti all’azienda tanti milioni in pubblicità): “Non è vero quello che dice Santoro: dalla Sipra (la concessionaria di pubblicità, ndr) mi hanno sempre detto che solo in pochissimi casi gli investitori chiedono di andare in singoli programmi. E non è il caso di Santoro. Non è vero quindi che lui ‘mantiene’ gli altri programmi”.
Poi, a proposito della Rai, dice: “Ho lasciato la Rai perché si era logorato il rapporto col cda. Dopo il vaffanbicchiere di Santoro avrei voluto licenziarlo, ma il cda mi ha fatto sapere che non avrei avuto i numeri, non ci sarebbe stata la maggioranza”. “Il mio futuro? In tv o in politica? Mai dire mai”