
Maurizio Ferrini, il comico confessa: "Ho speso tutto. Facevo serate a 300 euro: un'elemosina" (foto Ansa)

ROMA –ย Maurizio Ferrini, 65 anni, il comico che interpretava un comunista romagnolo che vendeva pedalรฒ nel salottino ad angolo di “Quelli della Notte”, si confessa in una lunga intervista a Libero.
E il comico racconta anche i suoi tanti no al mondo dello spettacolo. Il primo no รจ a Sergio Leoneย in veste di produttore diย Troppo forte. โMi chiese la disponibilitร per il ruolo di Sordi, risposi: aspetti che chiedo consiglio ad Arbore.ย Poi, non so perchรฉ, forse ero in trance, ma lo tenni sulle spine e gli dissi di no. Da allora divenni โlo stronzo che disse no a Sergio Leoneโ. Poi ancora il no ad un guru del cinema popolare italiano comeย Aurelio De Laurentiis per un ruolo in Yuppiesย (โera una parte che con me non cโentrava un cazzoโ) e un altro no ad un sofisticato e mai troppo amatoย Giuseppe Bertolucci: โMi chiamรฒ per cucirmi addosso un personaggio che non mi sentivo. Rifiutai. E fu la fesseria definitiva, uscii dai giri del grande cinema romano di sinistra prima ancora di entrarciโ.
Poi la decisioneย ย di interpretareย Sognando la California dei Vanzinaย per poi eclissarsi. โDa allora ho speso quasi tutti i soldi che avevo. Sono arrivato al punto di fare serate a 300 euro, quasi a chiedere lโelemosina. Ero entrato in depressione, lโunica cosa che continuava a girare era la creativitร . Ho prodotto talmente tante opere di visual art che ora vorrei farne una mostraโ.ย
Poiย lโincredibile vicenda del baule di monsignor Dardozzi, ritrovato da Ferrini in casa propria, diventato la base per la costruzione del saggio dal successo mondiale, Vaticano s.p.a. di Gianluigi Nuzzi. Una quantitร immensa di materiale: โEra una cassetta di un metro per un metro tipo Ikea, pensavo contenesse le rivelazioni di una conversione, mica degli affari sporchi della Chiesa. Mi sentii tradito dalla persona che mi rese depositario di tutta quella dinamiteโ.
