Michele Santoro, il ritorno su Rai 2 con “Italia” (5 ottobre)

Michele Santoro, il ritorno su Rai 2 con “Italia” (5 ottobre)

ROMA – Michele Santoro, il ritorno su Rai 2 con “Italia” (5 ottobre). Sono passati più di cinque anni dall’ultima volta in Rai, ma Michele Santoro spiega di non essere in realtà mai andato via. “Sono una creatura Rai”, dice, presentando il programma ‘Italia’, che segna il suo ritorno sulla tv pubblica. Quattro puntate in onda in prima serata su Rai2 nel corso della stagione televisiva. Nessun appuntamento settimanale che – fa sapere – è un format che non gli interessa più, ma serate evento: la prima andrà in onda mercoledì 5 ottobre, la seconda il 15 dicembre.

“Italia”: alla ricerca di un senso nel linguaggio tv. Il titolo del programma è ispirato al dirigibile col quale il generale Umberto Nobile si proponeva per la prima volta di volare fino al Polo Nord nel 1928. “Con ‘Italia’ lanciamo una spedizione quasi impossibile – spiega il giornalista -. La missione è riuscire a tracciare nella tv italiana un linguaggio che ora non c’è”. Secondo Santoro “la tv ormai è a pezzi”, sulla scia di quanto propone la rete, e “il servizio pubblico è l’unico soggetto che può avere come missione la ricerca del senso”. La creatività, però, “ha bisogno di disordine” e “se riusciremo a portarne anche un’ombra sarà un’impresa fruttuosa”.

“Tutti ricchi (per una notte)”. La serata d’esordio si intitola ‘Tutti ricchi (per una notte)’, rilettura dell’omonima puntata di ‘Sciuscià’, storico programma di Santoro, che descrisse l’ideologia del berlusconismo. Sarà incentrata su un reportage con una forte impronta cinematografica che si svolge tra Ibiza e Dubai, ma avrà anche una parte in studio con il giornalista alla conduzione e tra gli ospiti Flavio Briatore, il sindaco di Milano Giuseppe Sala e quello di Napoli Luigi De Magistris. “Non è nostra intenzione creare l’effetto cineforum – sottolinea -. Vogliamo proseguire il racconto in studio con altri mezzi”.

“Nuovo editto bulgaro? Una sciocchezza”. Santoro parla di tv e politica. Sostiene che il talk show non è affatto morto, ma “si è logorato un certo modo di fare approfondimento”; aggiunge che “parlare di un nuovo editto bulgaro è una sciocchezza”; quindi spiega che non intende accodarsi a tutti i programmi che sono in fila per avere Matteo Renzi. Piuttosto gli piacerebbe mettere il premier e Beppe Grillo in una stanza in uno show chiamato ‘La soluzione’ e riprendere solo il finale. Non manca una frecciata al suo ex editore Urbano Cairo.

Frecciata a Cairo. “Il servizio pubblico è mettere il potere alla prova”, afferma, dicendo di preferire che a farlo sia la Rai, piuttosto che il patron di La7, che “dopo aver preso i soldi di Telecom per fare programmi che non ha mai fatto, vuole anche il canone, per poi comprare Repubblica, dopo il Corriere”. “Sono contento che dentro ‘Italia’ ci sia l’idea di viaggio – commenta il dg Rai, Antonio Campo Dall’Orto -. Spero che sia un viaggio in cui Santoro ritorna a dare una mano al percorso del servizio pubblico, che vuole rinnovarsi”.

La collaborazione tra il giornalista e Rai2 proseguirà dopo ‘Italia’ con un altro programma, dal titolo ‘M’, che in due puntate “cercherà di fondere tv, cinema e inchiesta giornalistica”. Dal 10 novembre in seconda serata saranno, inoltre, proposte cinque puntate tratte da ‘Sciuscià’, con un commento introduttivo di Santoro. E’ saltata, invece, la collaborazione con il programma che Bianca Berlinguer condurrà su Rai3. “Se lei avesse avuto bisogno di un architetto, le avrei potuto dare una mano disegnando la casa – fa sapere -. Ma vuole farlo lei il programma, allora è giusto che si misuri con questa nuova avventura. Nessun divorzio, siamo amici come prima”.

Published by
Warsamé Dini Casali