''Piu' che critiche le sono state rivolte vere e proprie manganellate mediatiche anche in una trasmissione di questa azienda''. Lo ha detto il direttore del Tg1 Augusto Minzolini in un editoriale nell'edizione delle 20.00 riferendosi alla redattrice della sua testata che ''e' stata criticata pesantemente per l'intervista al presidente del Consiglio la settimana scorsa''.</p>
<p>''Ora ha aggiunto il sottoscritto non condivide tutto quello che va in onda sulle reti Rai pero' rispetta ogni trasmissione e ogni punto di vista. Non ho mai espresso giudizi negativi usate – ''Piu' che critiche le sono state rivolte vere e proprie manganellate mediatiche anche in una trasmissione di questa azienda''. Lo ha detto il direttore del Tg1 Augusto Minzolini in un editoriale nell'edizione delle 20.00 riferendosi alla redattrice della sua testata che ''e' stata criticata pesantemente per l'intervista al presidente del Consiglio la settimana scorsa''.</p>
<p>''Ora – ha aggiunto – il sottoscritto non condivide tutto quello che va in onda sulle reti Rai pero' rispetta ogni trasmissione e ogni punto di vista. Non ho mai espresso giudizi negativi, usate espressioni al limite dell'insulto verso altri ne' tantomeno ho chiesto epurazioni''. Dopo aver criticato che ''un mezzo cialtrone'' come Massimo Ciacimino'' sia stato elevato al rango di personaggio antimafia, Minzolini ha detto che il suo ''atteggiamento non e' mai stato determinato da debolezza o da timori semmai da rispetto per l'azienda per cui lavoro e soprattutto da un senso di tolleranza. Sono convinto infatti che se si vuole salvaguardare il pluralismo nell'informazione di questo paese bisogna essere tolleranti. La ricchezza di posizioni e' un bene non un male, l'importante pero' e' che queste siano espresse sempre con il dovuto rispetto verso chi non la pensa come noi non e' l'abc solo del pluralismo ma della democrazia''. ''Ecco perche' non accetto che Masanielli improvvisati o Robespierre da strapazzo si ergano a giudici inappellabili su cio' che e' buona informazione e su cio' che non lo e'. Ecco perche' trovo surreale che chi grida al regime e si atteggia a vittima nel contempo si trasformi in aguzzino di un regime alla rovescia. Appunto, tolleranza un sentimento che dovrebbe animare specie chi ha la responsabilita' di usare uno strumento delicato come la tv''.</p>
<p>''Questo paese – ha concluso – in un recente passato ha avuto fin troppi cattivi maestri e la spirale violenta che avvolge queste ultime ore di campagna elettorale dimostra che proprio non ne ha bisogno di altri''.</p>
