ROMA – Una multa ''paradossale'' e ''intimidatoria'', che ha ''sancito il divieto di intervistare il capo del partito di maggioranza relativa nel periodo elettorale''. Il direttore del Tg5 Clemente Mimun commenta cosi' in un'intervista al Giornale la multa inflitta dall'Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni al suo tg, ma anche a Tg1, Tg2, Tg4 e Studio Aperto per le interviste a Berlusconi trasmesse venerdi' scorso. Mimun spiega di avere ''la coscienza a posto'': ''la nostra redazione politica – afferma – e' sempre stata equilibrata prima, durante e dopo le scadenze elettorali. Per questo la sanzione e' inaudita. Dopo i programmi la cui messa in onda viene stabilita dai tribunali, che fissano anche ora, giorno e rete e dopo le sentenze che indicano chi debba condurre i tg, ora abbiamo un'authority, che dovrebbe essere un istituto di garanzia, che nel periodo elettorale decide sanzioni economiche rilevanti nei confronti dei telegiornali che osano trasmettere interviste''.