REGGIO CALABRIA – “Mi hanno picchiato in testa e in faccia, mentre giravo le riprese per un programma sulla ‘ndrangheta in pieno centro storico a Vibo Valentia, per fortuna senza gravi conseguenze”.
Cosรฌ il giornalista Klaus Davi, raggiunto telefonicamente dall’Adnkronos mentre si trova al Pronto soccorso della cittadina calabrese, racconta l’episodio di cui รจ stato protagonista questa mattina.
Davi stava intervistando la madre di Andrea Mantella, un esponente della ‘ndrangheta che da qualche giorno ha deciso di pentirsi: la donna, che ha scritto una lettera ai quotidiani locali dissociandosi dalla decisione del figlio, stava rispondendo alle domande, davanti al negozio di ortofrutta che gestisce.
Durante l’intervista sono intervenuti alcuni parenti che hanno allontanato il giornalista e l’operatore, poi in due si sono avvicinati e hanno cominciato a picchiare Klaus Davi.
“L’aggressione in sรฉ in questi ambienti difficili fa parte del lavoro, va messa in conto, la cosa grave รจ che non si รจ avvicinato nessuno benchรฉ io abbia piรน volte chiesto aiuto e in tanti abbiano visto la scena – racconta – Ho chiamato il questore per informarlo ed รจ subito arrivata una volante, e poi sono stato portato al Pronto Soccorso. I testimoni dell’aggressione c’erano ma nessuno รจ venuto da noi nรฉ ha chiamato la polizia”.
“Continuerรฒ a lavorare al documentario poi dopo la pausa estiva riprendo le inchieste per la Rai – assicura il giornalista – La ‘ndrangheta รจ la mafia piรน potente, piรน ricca, piรน internazionale ma quella meno raccontata a livello nazionale. La popolazione in Calabria รจ estremamente accogliente e disponibile ma lรฌ in quel momento hanno avuto tutti paura, evidentemente perchรฉ subiscono. Quello della ‘ndrangheta รจ il marketing della paura – conclude Klaus Davi – per questo non me la sento di accusare la gente”.
