ROMA – ''Carlo Freccero in questi ultimi anni ha subito un vero e proprio mobbing ma resta una delle menti piu' lucide della televisione italiana. Senza uomini, senza risorse e senza mezzi e' riuscito a realizzare l'unica rete di successo del digitale terrestre, Ra4, capace di attrarre investitori pubblicitari. Invece di ringraziarlo il vertice di viale Mazzini lo ha sempre evitato confinandolo in un sottoscala''. Lo sottolinea l'ex consigliere d'amministrazione Rai Nino Rizzo Nervo.
''Adesso, in un'azienda che e' stata a volte fin troppo indulgente anche con i dipendenti infedeli, Freccero viene punito con dieci giorni di sospensione, cioe' – aggiunge Rizzo Nervo – l'anticamera del licenziamento, per aver ingenuamente usato espressioni senza dubbio forti ma in una telefonata che non sapeva che sarebbe stata registrata e resa pubblica, quindi, privata e per questo motivo senza rilievo disciplinare. Non vi e' dubbio che il codice etico debba essere rispettato ma sempre e da tutti. A gennaio, prima di dimettermi, avevo denunciato e documentato con tre lettere inviate al presidente, al consiglio di amministrazione, al direttore generale e al collegio dei sindaci quelle che ritenevo, e ritengo, essere state gravi violazioni di quel codice. Non ho mai ricevuto risposte ne' mi sembra, visto che siamo ad aprile e non e' successo nulla, che vi siano stati lo stesso rigore e la stessa tempestivita' riservati a Carlo Freccero''.
