Talk show Usa: dopo Oprah, è il momento di Katie Couric

NEW YORK – Da Oprah Winfrey a Katie Couric: il paesaggio televisivo americano sta mutando profondamente e, di conseguenza, cambiano anche i suoi protagonisti. Tra i maggiori fattori di cambiamento c’è senz’altro la fine di un impero televisivo: ma per un Oprah Winfrey Show che chiude, c’è la nuova “regina dei talk show” (la Couric appunto) che approda sull’Abc.

Dopo 25 anni di incontrastato dominio Oprah Winfrey, la regina dei pomeriggi americani, più volte eletta dai media americani donna più influente del mondo, esce di scena. Settembre 2011 è la data prevista, di quello che sarà, nel suo piccolo, un nuovo anno zero per la televisione americana.

Pochi spettacoli al mondo hanno segnato e addirittura modellato la cultura di un grande Paese. Dal salotto di Oprah, gestito con un mix di carisma e intimità, sono passati tutti i vip degli Stati Uniti – da Celine Dion a John Travolta, fino a Tom Cruise, autore di una delirante partecipazione passata poi in numerose parodie.

Ma anche i mostri sacri della politica non hanno esitato a farsi ospitare dall’animatrice afro-americana. Barack Obama, politico accorto e capace di suscitare emozioni, ha pagato anche lui il suo tributo a Oprah in una puntata natalizia. C’è da dire che si trattava solo di un favore che veniva restituito. L’«endorsement» della presentatrice ad Obama – cioè il suo sostegno pubblico all’allora candidature democratico – era valso più di un milioni di voti.

Con la scomparsa della Winfrey (almeno per ora) dalla tv, nuovi spazi per la competizione nel tubo catodico americano si aprono, nella fattispecie nel campo della «syndicated television», ovverosia quei programmi che, prodotti da un unico network, sono in seguito venduti a molteplice emittenti televisive (esattamente quello che succedeva per l’Oprah Show).

In questo contesto si comprendono le trattative che hanno recentemente ruotato intorno al nuovo contratto di Katie Couric, quotata star televisiva, ex conduttrice di un fortunato talk-show e autrice di interviste a numerosi presidenti americani, corteggiata da alcuni dei più importanti network americani – compresi la NBC, la CBS e l’ABC. Alla fine dei giochi, dopo diverse settimane di negoziazioni, è stata proprio l’ABC a vincere la partita.

I termini del contratto non sono stati ancora rilevati ma si sa già fin d’ora che il «syndicated show» della Couric sarà, o vuole essere, una macchina milionaria. La rete si aspetta uno spettacolo con un potenziale dai 100 ai 300 milioni di dollari all’anno. La Couric, come succede in questo genere di produzioni, è detentrice di una percentuale dei diritti economici, ed ha un salario che si eleva a virtualmente diverse decine di milioni di dollari.

La giornalista aveva per anni declinato ogni offerta per un «syndicated show» ma guardando al panorama attuale, questo gli era sembrato «un buon periodo per tentare uno spettacolo come questo». A frenarla era stata l’ingombrante presenza di Oprah Winfrey. «Non ho mai voluto competere con lei – continua la Couric – Nessuno avrebbe potuto».

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fmontorsi