ROMA – Ora sono famosi e benvoluti dai vip, ma l’inizio non è stato semplice per Pio e Amedeo, gli ultras de “Le Iene”: ” Magari all’inizio quando i servizi non andavano ancora in onda il personaggio che vedeva 30-40 persone che ti vengono addosso non è il massimo – hanno dichiarato in un’intervista a “DavideMaggio” – Costanza (l’ex velina, ndr) si è spaventata parecchio ma era solo un po’ di paura, in realtà non si è mai incazzato nessuno anche perché sfido ad incazzarti contro 30-40 ultras”.
La disponibilità ora è grande : “Anche quando non eravamo ancora in onda dobbiamo dire che Max Giusti è stato molto simpatico. Adesso che i nostri servizi vengono trasmessi sono tutti molto simpatici e disponibili, anche una come la Minetti è stata al gioco nonostante le dicessimo quello che le abbiamo detto. Dopo il primo coro le abbiamo chiesto se potevamo continuare e lei ci ha detto subito di si. Magari in un primo momento non razionalizzano su quello che gli diciamo. Giletti ad esempio all’inizio è stato simpaticissimo mentre ora che ci siamo rivisti qui a Sanremo ci voleva ammazzare e non ci ha salutato. Poi abbiamo fatto pace perchè gli abbiamo offerto una bottiglia d’acqua”.
I cori spesso sono improvvisati: ” Siamo noi e il nostro autore. A volte il coro te lo prepari prima perchè sai che a un determinato evento ci sarà, ad esempio, Frizzi. Poi capita che a sorpresa ti trovi davanti Giletti e allora hai due minuti di tempo per preparare la canzone. Spesso ragioniamo “a campione”: se arriva l’attore pensiamo subito “cane”, se arriva la bionda o la rifatta cantiamo altre cose…”.
