
Pomeriggio 5, Marina Ripa di Meana sfigurata: "Ho il volto sfregiato a causa di una terapia anti-cancro"

ROMA –ย “Ci sono stati momenti molto difficili, ma ciรฒ non mi ha impedito di vivere” ha raccontato a “Pomeriggio 5” Marina Ripa di Meana da 29 anni in lotta contro un cancro.
Lo scorso 16 aprile Marina Ripa di Meana si รจ sottopostaย a una delle terapie anticancro, finendo sfigurata nel volto e in parte del fisico. “Sono voluta intervenire a ‘Pomeriggio 5’ perchรฉ voglio ribadire la mia fiducia nella scienza e nella medicina. Fidatevi dei medici e non degli affabulatori che vi spingono a prendere medicinali alternativi e non basati su prove scientifiche”.
“Sono 29 anni che combatto contro il cancro – spiega -. Mi hanno tolto un rene e poi ho dovuto ricominciare le chemio e le terapie. ร una battaglia molto difficile. Lโultima terapia mi ha fatto svegliare una mattina in quello stato. Mi sono precipitata allโospedale dove sono in cura. Per 10 giorni mi hanno sottoposto a varie terapie. Adesso sto meglio, ma la sera divento rossa come se fossi abbronzata. Ti ho chiesto di poter raccontare questa storia, Barbara, perchรฉ voglio dimostrare alle persone che la scienza sta andando avanti. Ne sono la prova vivente: combatto da 16 anni. ร vero che lโaltro giorno, quando mi sono scattata quella foto, pensavo di morire. Ho avuto uno choc anafilattico, mi si รจ chiusa la gola”.
Nonostante la terribile esperienza vissuta, la donna lancia un appello: “In sedici anni ho avuto momenti brutti, ma la chemioterapia bisogna farla. Non credete alle terapie alternative. Io vado avanti con le cure classiche che mi danno speranza, non con i palliativi e i ciarlatani. Ho chiesto ai medici se esiste un modo per scongiurare una reazione allergica di questo tipo. Mi hanno detto di no, ma ciรฒ non vuol dire che non bisogna curarsi. Ho avuto questa manifestazione cosรฌ cruenta dopo 10 giorni di terapia. Se hai un buon medico, ci si rende conto in tempo dellโerrore e si cambia terapia. Voglio solo dire a tutti che il cancro va combattuto, io sono ancora qua”.
