ROMA, 19 SET – Non ci sara' il premier, come da tradizione, ad inaugurare la nuova stagione di Porta a porta, ma per il resto tutto resta come prima. Programma che vince non si cambia, spiega Bruno Vespa, che va in onda per il 15/o anno con poche novita'. La principale sono nove prime serate (una e' gia' trasmessa per il decennale dell'11 settembre), che a meno di notizie straordinarie cominceranno da meta' novembre. Studio nuovo, ma i contenuti non cambiano. Spazio alla politica, ma anche a cronaca, costume e spettacolo. Il tutto – rivendica il conduttore – fatto in casa e a costi ridotti.
Si parte domani in seconda serata, con le note di Via col vento e una puntata su intercettazioni, processi e crisi economica con ospiti Rosy Bindi e Maurizio Lupi ed interventi di Giuliano Ferrara e Paolo Mieli. ''Parleremo anche di escort, gia' da domani – assicura Vespa – Sulle intercettazioni tra mille circolari non e' facile raccapezzarsi, ma cercheremo di far prevalere il diritto di cronaca''. Non ci sara', almeno per ora, Silvio Berlusconi a parlarne. ''Per il primo anno confesso che non ci abbiamo pensato ad invitarlo – fa sapere il giornalista – D'altronde la situazione e' talmente mobile. Aspettiamo che le bocce siano un po' piu' ferme per invitarlo''.
E magari in studio, come suggerito in conferenza stampa, ci sara' un modellino del lettone di Putin. ''E' una buona idea – replica Vespa – anche se so per certo che quel letto non gliel'ha regalato Putin''. Scherzi a parte, i modellini probabilmente torneranno per le puntate sui delitti di cronaca. Nonostante le critiche di associazioni e garanti sulla copertura dei gialli in tv. ''Noi non abbiamo ricevuto alcun richiamo – ricorda Vespa -. Continuo a pensare che ci si puo' occupare di tutto, basta farlo nel rispetto del pluralismo''. E ci sara' spazio anche per lo spettacolo e il costume, ''perche' noi impaginiamo nell'arco di una settimana quello che un quotidiano mette nella sua foliazione tutti i giorni''.
In piu', nell'arco della stagione che termira' il 30 giugno 2012, nove prime serate. ''Avranno un titolo diverso da Porta a Porta – spiega Vespa – ma non l'abbiamo ancora deciso. Ci sara' anche uno studio diverso, ne abbiamo uno che puo' essere trasformato''. L'anno scorso lo share medio e' stato del 15%, con una crescita di 250mila spettatori, guadagnati anticipando l'inizio della puntata. ''Siamo leader assoluti della seconda serata – rivendica Vespa – ed il nostro e' un programma prodotto internamente con un costo di soli 45.000 euro a puntata''. ''Tutto si puo' produrre internamente – aggiunge riferendosi alla polemiche su Parla con me – Porta a Porta fa incassare molto di piu' di quello che costa, mentre ci sono programmi che costano piu' del nostro e fanno meno ascolti''.
Vespa fa anche gli auguri a Michele Santoro per la sua nuova avventura e ricorda che ''con lui c'era solo una polemica sulla necessita' del rispetto reciproco delle regole''. Poi un accenno alle sue trasferte nel varieta', che quest'anno, dopo il non fortunato Centocinquanta con Pippo Baudo (''i 150 anni per fortuna ci sono una volta sola''), non sono in programma. ''L'anno scorso l'ex dg Mauro Masi mi propose di condurre Sanremo – ricorda Vespa – Dissi di no, non scherziamo''. ''L'ipotesi Vespa – gli fa eco il direttore di Rai1 Mauro Mazza – per un po' c'e' stata, a differenza di quella di Manuela Arcuri, sempre rimasta al palo''.