ROMA – A Quarta Repubblica si parla del nuovo film di Checco Zalone (“Tolo tolo”) e in studio scoppia la polemica.
“Su certi argomenti – dice l’economista Giuliano Cazzola – fare dell’ironia può essere pericoloso. In questa clip, la critica vera è l’offesa nei confronti degli stranieri in Italia: 5 milioni, di cui 3,8 extracomunitari. Molti mandano avanti settori importanti del paese. Il film non l’ho visto e forse neanche lo vedrò. Però rappresentare il problema degli immigrati con una caricatura è sbagliato”.
“Ma se faccio una battuta sulla Fornero devo essere accusato di femminicidio? – contro replica Daniele Capezzone – A quelli di Baobab dico… c’avete rotto i coglioni, lasciateci sorridere”.
“La satira – dice lo scrittore Giulio Cavalli – storicamente attacca i potenti. Dal 1500 avviene questo. Attaccare i difesi, i poveracci, gli immigrati ma anche agli omosessuali. Può piacere o non piacere, si può rivendicare il diritto di non apprezzare Checco Zalone. L’operazione di marketing ha funzionato… Non so quanto faccia ridere il mafioso con la coppola e la lupara. La questione è che chi ha il potere di fare la satira dovrebbe usarla per attaccare i prepotenti e i pregiudizi”.
Fonte: Quarta Repubblica.