Oliviero Beha accusa il Tg3: “Sono stato cacciato”. Berlinguer: “Nessuna censura”

Oliviero Beha

”Sono stato censurato, estromesso”. Oliviero Beha a Radio 24, durante il programma Nove in punto, ha annunciato la fine della sua rubrica settimanale all’interno del Tg3. ”Salta dunque l’appuntamento della domenica sera di analisi e commento del rapporto tra calcio e società ed il contorno di interessi economici ed aspetti sociologici che normalmente è terra di nessuno” ha aggiunto Beha.

Bianca Berliguer, direttore del Tg3, interpellata dall’Ansa, replica puntualizzando che da parte della testata giornalistica non ci sia stata ”nessuna censura” nei confronti di Beha. ”Non ho sentito personalmente quanto da lui affermato a Radio 24 – precisa – ma ricordo che, nel contratto stipulato con il precedente direttore Antonio Di Bella, la rubrica di Beha prevedeva interventi solo per il calcio”. ”Il fatto è che Beha una volta finito il campionato pretendeva di venire in studio quando voleva lui e non quando chiamato dalla direzione. In più di un’occasione si è presentato lo stesso senza preavviso. E quando gli è stato fatto notare lui ha replicato dicendo che era lì per acquisire elementi per i suoi legali. Ecco dunque nei confronti del collega – ribadisce la Berliguer – non c’è stata nessun tipo di estromissione o censura. Solo che Beha non può pretendere di decidere lui quando venire in trasmissione”.

“Conosco Bianca Berlinguer da anni e so per aver lavorato assieme quando dirigevo il Tg3 che la parola censura non le appartiene. Credo che un direttore abbia il diritto di decidere lui quando far intervenire in studio un’editorialista a commento dei fatti del giorno”. Così Nino Rizzo Nervo, consigliere di amministrazione Rai, ha risposto alla “querelle” tra Beha e Berlinguer.

“Beha- ha aggiunto Rizzo Nervo- è’ comunque un grande esperto del mondo del calcio e spero quindi che il suo rapporto con il Tg3 possa presto chiarirsi”.

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