Rai, caos per i palinsesti

ROMA, 9 GIU – Salta l'approvazione dei palinsesti autunnali e nel consiglio di amministrazione Rai e' muro contro muro. Il terreno di battaglia, dopo l'uscita di Michele Santoro dalla tv pubblica, appare ora Rai3, ritenuta troppo schierata a sinistra dai consiglieri di maggioranza e difesa a spada tratta da quelli di opposizione. In gioco ci sono tra l'altro i programmi di punta della terza rete, con i contratti dei conduttori ancora non rinnovati. Del rischio di un ''grave intralcio alla operativita' dell'azienda'' parla il presidente Paolo Garimberti, mentre il dg Lorenza Lei definisce urgente e necessaria l'approvazione dei programmi e serra i ranghi per affrontare al meglio il momento delicato.
La doccia fredda per il vertice aziendale, che sperava di portare a casa il via libera ai palinsesti in tempo per la presentazione agli inserzionisti prevista per il 20 giugno, e' arrivata di prima mattina con la richiesta di un rinvio a lunedi' prossimo da parte del consigliere Antonio Verro. Rinvio negato sia dal dg che da presidente, che avrebbe tentato una mediazione, andata a vuoto per le differenti posizioni sulla possibilita' di fornire garanzie sui contratti dei conduttori in scadenza. Il presidente, assicurando il proprio voto favorevole ai palinsesti allo stato dell'arte, ma non garantendolo in caso di modifiche, avrebbe quindi deciso l'apertura del consiglio per mettere tutti di fronte alle proprie responsabilita'.
La riunione pero' non e' proprio cominciata. I cinque consiglieri compatti hanno deciso di disertare, forzando la mano nel tentativo di ottenere un ulteriore ritocco dei programmi. Il dg ha quindi riunito i suoi tre vice, che avrebbero convenuto unitariamente sulla necessita' di procedere con responsabilita' e urgenza verso l'approvazione dei palinsesti. L'impressione e' che difficilmente la direzione acconsentira' a nuove modifiche, mentre la maggioranza, qualora si rilevasse l'assenza dei tempi tecnici per mettere a punto nuovi prodotti editoriali, potrebbe accontentarsi di una garanzia formale da parte del dg sull'attuazione del pluralismo in tempi ragionevoli.
Nelle sedute del cda dedicate ai palinsesti alcuni consiglieri di maggioranza avrebbero sottolineato l'assenza di pluralismo in Rai e per dimostrarlo avrebbero anche chiesto alla direzione un consuntivo degli ospiti di alcune trasmissioni, tra cui Ballaro' e Parla con me. Verro, in particolare, ha proposto di sperimentare nuovi format, da inserire magari nello spazio lasciato libero da Annozero, che bilancino la programmazione di Rai3 ritenuta ''sempre piu' come un'enclave separata con programmi di inchiesta che si muovono sulla base di teoremi precostituiti''. Una tesi respinta dal direttore di Rai3 Paolo Ruffini, che parla di ''una rete che ha sempre praticato la tv libera e di qualita'''.
Di ''decisione irresponsabile'' da parte dei colleghi parlano i consiglieri di opposizione Giorgio Van Straten, Nino Rizzo Nervo e Rodolfo De Laurentiis, aggiungendo che ''hanno fatto bene il presidente del collegio dei sindaci e il consigliere delegato dalla Corte dei Conti a stigmatizzare l'assenza di cinque consiglieri'', sottolineando i rischi economici per l'azienda legati allo stop dei palinsesti. Minaccia invece lo sciopero l'Usigrai, mentre l'Adrai invoca l'intervento dei presidenti delle Camere e del presidente della Commissione di Vigilanza Sergio Zavoli. Quest'ultimo, invocando il confronto contro lo smantellamento del servizio pubblico, ha annunciato un'audizione in Vigilanza del presidente e del dg Rai.
Vanno avanti intanto i contatti con i conduttori di Rai3 in scadenza, da Milena Gabanelli a Serena Dandini, da Fabio Fazio a Giovanni Floris. Questi ultimi sarebbero orientati a restare in Rai purche' alle stesse condizioni precedenti e chiederebbero in particolare garanzie sulla liberta' editoriale. ''Non ho in questo momento trattative con altre emittenti, nemmeno con la mia azienda'', afferma invece Gabanelli.

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Alberto Francavilla