Rai, Masi propone le nomine. Rizzo Nervo e Van Straten: “Una atto di sfida”

ROMA – Le proposte di nomina presentate dal direttore generale della Rai Mauro Masi in vista del consiglio di amministrazione in programma domani 31 marzo ”sono un atto di sfida nei confronti della volontà di gestione normale di un’azienda e un forte atto di rottura che si ripercuoterà d’ora in avanti”. Così i consiglieri di minoranza del cda della Rai, Nino Rizzo Nervo e Giorgio Van Straten, nel corso di una conferenza stampa convocata a viale Mazzini per esprimere il loro forte dissenso nei confronti di un pacchetto messo a punto ”per racimolare voti all’interno della maggioranza per consentire l’arrivo alla direzione del Tg2 di Susanna Petruni”.

I due consiglieri hanno tra l’altro annunciato che presenteranno ”un esposto alla Corte dei Conti per valutare se l’assegnazione di una vicedirezione esterna nell’economia organizzativa aziendale sia dovuta alla sua infungibilita”’. Il riferimento è alla proposta di nominare Franco Ferraro (Sky Tg24) come vicedirettore del Tg1.

Rizzo Nervo e Van Straten hanno sottolineato che nelle aziende pubbliche, come la Rai, si fa ricorso a nomi esterni solo se c’è infungibilità. Specie dopo la circolare sulla ”cura dimagrante per l’azienda, che prevede tra l’altro il blocco del turnover fino a tutto il 2011 e la sospensione di passaggi di livello e di politiche retributive”.

”La Rai ha un organico di 1.650 giornalisti e – ha detto in particolare Rizzo Nervo- ci vuole coraggio a fare un’assunzione dall’esterno quando si chiedono sacrifici ai dipendenti”. I consiglieri si appellano alla maggioranza ”ci auguriamo – ha precisato Van Straten – che ci sia un ripensamento di qualche consigliere”.

Alla domanda di un giornalista che chiedeva se stavano valutando di non prendere parte alla votazione in Cda, hanno risposto entrambi: ”domani, in Cda, faremo ciò che sarà utile per impedirle: ci saremo se con l’assenza di qualche consigliere possono passare, ma potremo valutare di uscire dalla riunione del Cda se la maggioranza sarà coesa”. Queste nomine hanno concluso i consiglieri ”rappresentano un’immagine di degrado della Rai rispetto alla sottomissione alla politica. Un immagine poco gratificante rispetto a quello che rappresenta il servizio pubblico”.

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