E’ can can dei palinsesti in casa Rai. Le bozze sono arrivate sul tavolo del direttore generale Mauro Masi e martedì verranno discusse in Consiglio di amministrazione. Ma già non mancano le sorprese. Più che un can can si potrebbe parlare di “caos” dei palinsesti, tra trasmissioni cancellate, giornalisti sostituiti, puntate dimezzate. Michele Santoro, Monica Setta e Gianluigi Paragone rischiano di chiudere i programmi. Serena Dandini e la coppia Fabio Fazio-Roberto Saviano sono a rischio “dimezzamento”. I giornalisti di RaiNews24 sono sul piede di guerra e scioperano. In più la mannaia dei tagli al personale si sta per abbattere sull’azienda.
Iniziamo da Raidue dove le sorprese, a dir la verità, erano attese. Nel palinsesto 2010-2011 non c’è “Annozero” di Michele Santoro. Nella tabella degli orari, il giovedì sera, al suo posto compare la scritta “spazio informativo”. Così, laconico, senza ulteriori spiegazioni. Prova che la frattura tra il conduttore e i vertici Rai è ancora in corso. Tanto che Santoro ha annunciato una conferenza stampa lunedì 7 giugno alle 12 a viale Mazzini per spiegare la vicenda della “separazione consensuale” dalla Rai.
Ma Santoro non è l’uncio a risentire del can can dei palinsesti. Ad essere a rischio di riconferma sono anche le trasmissioni “Il fatto del giorno” di Monica Setta e “L’ultima parola” di Gianluigi Paragone. Anche in questo caso al posto delle loro trasmission, si legge sul palinsesto “spazio informativo”. Per ora è tutto un punto di domanda, sono delle ipotesi, dei dubbi. Dubbi che verranno sciolti presto, visto che i palinsesti definitivi verranno approntati l’8 giugno durante la riunione del Consiglio d’amministrazione.
Movimenti, stravolgimenti e polemiche non riguardano solo il secondo canale. Anche Raitre naviga in acque agitate. Il viceministro Paolo Romani il 2 giugno ha criticato duramente la trasmissione “Parla con me” di Serena Dandini e nella bozza dei palinsesti il programma perderebbe una serata delle quattro settimanali per far spazio a speciali sui 150 anni dall’Unità d’Italia. Intanto, sempre su Raitre è scoppiato il caso Fabio Fazio – Roberto Saviano per il programma “Vieni via con me”. E’ già tutto pronto: quattro puntate in ottobre condotte da Fazio e con ospite speciale Saviano. Quattro puntate per quattro argomenti: una dedicata a Piergiorgio Welby, una alla ‘ndrangheta, una sulla ricostruzione in Abruzzo dopo il terremoto del 6 aprile 2009, una sulla vicenda dei rifiuti a Napoli. Proprio questi due ultimi argomenti, che infastidirebbero il governo Berlusconi, potrebbero passare sotto la mannaia dei vertici Rai. A viale Mazzini, infatti, si punta a dimezzare le serate di Saviano ed eliminare proprio quelle in cui si parlerebbe di terremoto e di rifiuti. Dalle iniziali quattro puntate, quindi, si passerebbe a due. Il tira e molla tra i dirigenti Rai e la coppia Fazio-Saviano è già in atto. Da una parte i vertici di viale Mazzini sono fermi sul punto. Dall’altro Fazio punta i piedi e dice: o si fanno tutte e quattro le puntate o non se ne fa niente.
Sull’argomento già monta la polemica. Il portavoce dell’Idv, Leoluca Orlando parla della Rai come “la stalla di Arcore” e di Mauro Masi come “lo stalliere di Arcore”. Di tutta risposta il presidente Masi ha deciso di querelare l’esponente dipietrista per “le dichiarazioni diffamatorie di inaudita gravità rilasciate ad agenzie di stampa”. In aperto contrasto con i vertici di viale Mazzini scendono in campo anche i “finiani” di FareFuturo, la fondazione del presidente della Camera, Gianfranco Fini. Il direttore di Ffwebmagazine oggi scrive: “Speriamo che non sia vero. Perché non è un bel paese quello in cui la propria televisione pubblica, la televisione di tutti, decide di tagliare un evento culturale prima che mediatico come la trasmissione di Roberto Saviano. Significa che lo Stato abdica alle sue funzioni per accontentarsi di nani e ballerine, di zerbini e di veline”.
In casa Rai rimane poi aperto il caso Ruffini. L’ex direttore di Raitre è stato reintegrato da un giudice ma quello che è stato il suo posto è attualmente occupato da Antonio Di Bella. Il direttore della Rai, Mauro Masi, starebbe dunque pensando ad affidare a Ruffini la direzione di RaiCinema oppure quella di RaiNews24, determinando, però, l’allontanamento di Corradino Mineo e un altro, inevitabile, giro di walzer.Proprio oggi i giornalisti di RaiNews24 sono scesi sul piede di guerra, hanno indetto uno sciopero e fatto un sit in a viale Mazzini contro la “carenza di mezzi e risorse” con cui devono lavorare e contro “l’oscuramento” di RaiNews24 sul digitale in varie parti d’Italia.
A complicare ulteriormente le cose in casa Rai sono, infine, i tagli e gli esuberi di personale necessari per ripareggiare il bilancio dell’azienda nel 2012. La quota minima di esuberi che è stata individuata è di 750 posti. I tagli ci saranno anche tra i giornalisti: si parla di 1700 dipendenti dell’informazione che verranno mandati a casa. Le “uscite”, promettono a viale Mazzini, saranno per lo più soluzioni “soft” con pensionamenti e incentivi alla pensione. A risentire della crisi dei fondi Rai saranno anche interi settori dell’azienda. Quelli non non centrali, come il trucco e il parrucco, saranno appaltati a società esterne. Si taglierà poi sulle spese “extra” come quelle per le auto e i pullman di servizio. Masi inoltre sta pensando ad accorpare alcune redazioni, come quella di RaiNews24 e Televideo e RaiInternational oltre che, ma è solo un’ipotesi, chiudere definitivamente l’edizione notturna del Tgr e del Tg1 di mezza sera.