ROMA – Michele Santoro lascia la Rai: come spiega Laura Rio su Il Giornale, il giornalista dovrebbe ricevere una “liquidazione” di circa 2,5 milioni di euro.
Se si fosse tratÂtato di una cifra superiore, spiega Rio, “l’accordo avrebbe dovuto essere approvato dal Cda, mentre Lorenza Lei si è limitaÂta a comunicare l’avvenuta chiusura delle trattative. Insomma praticamenÂte quello che si era concordato l’anno scorso”.
L’accordo tra Santoro e il direttore generale, prosegue la Rio implica anche che verranno “annullati” gli strascichi giudiziari tra il giornalista e l’azienda: “Con la risoluzione consensuaÂle Âcessano anche gli effetti della sentenÂza del tribunale di Roma, confermate in appello, che costringevano l’azienÂda a lasciare Annozero in palinsesto in prima serata (la sentenza definitiva della Cassazione era attesa per domaÂni) e dunque, nel conteggio finale, è rientrato anche il risarcimento dei danÂni che Michele avrebbe ricevuto in caÂso, molto probabile, di sentenza a lui favorevole”.
La fuoriuscita di Santoro potrebbe ora, secondo Rio, avere ripercussioni negative sulla Rai, perché al giornalista “non è stata però applicata la clausola di non concorrenÂza, così come avrebbero voluto i consiÂglieri Antonio Verro e anche i due di opposizione, richiesta che era volta a limitare i danni dell’uscita di scena del giornalista: perché la scomparsa di AnÂnozero – bisogna ricordarlo – significa la perdita secca di uno share molto alÂto (23-24 per cento) per Raidue e di conseguenti grandi introiti pubblicitaÂri”.
E infatti. conclude Rio, sono in molti, “consiglieri, politici e giornalisti,dall’Annunziata a Di Pietro a Giorgio Merlo, a chiedersi quanto peserà negativamente sulla Rai questa operazione e quale proÂgramma andrà in onda al posto del talk “.
