
ROMA – Rai, “sciopero illegittimo” dice il Garante. Camusso: “Insistiamo”. La Commissione di Garanzia sugli scioperi nei servizi pubblici essenziali si è espressa su quello Rai programmato per l’11 giugno: “la protesta è illegittima”, ha deliberato il Garante, aggiungendo un ostacolo giuridico alle riserve, politiche e di semplice opportunità cresciute attorno alla decisione di scioperare contro il taglio di 150 milioni come contributo alla spending review deciso dal Governo Renzi. Nella nota del Garante lo sciopero è valutato come “non conforme alla legge”.
Resta, nonostante l’eventualità dello sciopero diventi ogni minuto più remota, la contrarietà a metodi principi espressi da Renzi da parte del segretario generale della Cgil Susanna Camusso:
Noi insistiamo, perché le vertenze si fanno così. E’ grave sostenere che lo sciopero è umiliante. Qualunque controparte dovrebbe sapere che lo sciopero è una cosa normale. Se cambiano le cose, siamo pronti a discutere, ma si deve dire che il decreto non si fa così e che si apre un confronto.
In ogni caso, il Governo non intende recedere dal taglio da 150 milioni. Quello sarà blindato con l’approvazione del dl Irpef anche perché c’è l’assicurazione formale che no interverranno altri tagli. Lo conferma anche l’approvazione, oggi, di un emendamento dei relatori al decreto Irpef da parte delle commissioni Bilancio e Finanze del Senato. L’emendamento prevede che la Rai sia esclusa dai tagli previsti dall’articolo 20 del dl irpef previsti per le società partecipate. In dirittura d’arrivo c’è anche l’approvazione di un emendamento del Pd, recepito dai relatori al decreto Irpef,che salva di fatto le sedi regionali della Rai. “Rimane – spiega Margiotta del Pd – una sede giornalistica e le strutture produttive in ogni regione”.