ROMA – Le puntate sono cinque, tutte su Raiuno e con Vittorio Sgarbi protagonista: quanto prenderà? Il Fatto sostiene che ”il critico d’arte percepirà 200 mila euro a puntata per il nuovo programma che dovrebbe andare in onda da maggio”.
Dall’altra parte c’è il legale di Sgarbi che dimezza la cifra: si chiama Giampaolo Cicconi e, annunciando querela per diffamazione nei confronti dell’autore dell’articolo Carlo Tecce, dell’editore e del direttore responsabile del Fatto, fa sapere che è stata chiesta una immediata smentita al quotidiano. ”Per le 5 serate in programmazione da maggio a Sgarbi verrà pagata la somma di 100.000 euro a puntata, e cioè in tutto 500.000 al lordo delle ritenute di legge”, spiega l’avvocato, criticando inoltre il fatto che non sia stata sottolineata la ”doppia qualifica rivestita da Sgarbi (conduttore ed autore)”.
Nell’articolo si sostiene in particolare che ”il direttore generale Rai, Mauro Masi, ha offerto a Sgarbi un contratto in esclusiva di un milione di euro” e che ”per l’appalto esterno alla società di Bibi Ballandi, viale Mazzini spende 2 milioni e 350 mila euro, un pelino sotto i due milioni e mezzo per evitare il fastidioso voto in consiglio di amministrazione”, oltre a ”3 milioni e 150 mila euro per i costi di rete, più 1 milione e mezzo per per la produzione”, per un totale di ”8 milioni di euro, 1 milione e 600 mila euro a serata”.
Cicconi precisa poi che ”in ogni caso la Rai per l’esclusiva verserà effettivamente a Sgarbi la somma di 1.000.000 al lordo delle ritenute di legge, ma solo dopo che Sgarbi avra’ partecipato, sia alle 5 trasmissioni in questione, e sia ad altre, con diverse ospitate in altri programmi e tutto ciò fino al 31 dicembre 2011”.
Infine il legale, ”in merito al fatto citato nell’articolo che Benigni si sia esibito gratis a Vieni Via Con Me”, sottolinea che Sgarbi ”dal primo aprile 2003 al 18 marzo 2011 si è sempre esibito gratis in Rai”. Interpellato dall’ANSA, l’avvocato precisa quindi che il contratto tra Sgarbi e la Rai ”non e’ stato ancora firmato perche’ manca il nulla osta del ministero dei Beni Culturali, del quale Sgarbi è ancora dipendente, oltre che la rinuncia ad ogni compenso per le passate partecipazioni a programmi Rai”. Fa sapere inoltre che ”le ospitate previste nel contratto sono circa una sessantina” e che ”l’accordo dovrebbe essere firmato entro la metà del mese”.