ROMA – I Tg delle tre reti Rai hanno dato a gennaio uguale tempo di parola a Pdl (20%) e Pd (15%); il Tg4 batte tutti non avendo dato nemmeno un minuto di parola al centrosinistra; Giorgio Napolitano e Mario Monti, in generale, ottengono in tutti i Tg più tempo di parola rispetto ai leader di partito. Queste le e Pdrilevazioni dell’Osservatorio di Pavia relative al mese di gennaio nei telegiornali di prima serata. Si tratta del tempo di presenza in prima persona dei partiti e dei leader politici,
Il Pdl ottiene il 20,6% dal Tg1 e il 20,8% sia dal Tg2 sia dal Tg3. Il Pd, a sua volta, ottiene il 15% dal Tg1, il 15,3% dal Tg2 e il 15,1% dal Tg3 (questa è rispetto al passato una novità: solo a dicembre il Pd aveva il 24,4% del tempo dal tg diretto da Bianca Berlinguer, il doppio di quello che il Tg1 riservava al partito guidato da Bersani.
Sugli altri soggetti politici vi sono alcune differenziazioni tra i Tg Rai. Il Governo ha più spazio sul Tg1 (32,4%) rispetto al Tg2 e al Tg3 (21,5%); quest’ultimo dà più spazio all’Italia dei valori (7,8% rispetto al 4,6% del Tg2) e meno all’Udc (5,9% dal Tg1 contro il 2,3% dal Tg3): in questo caso niente di clamoroso. Il Tg3 è l’unico a dare un tempo non residuale agli altri partiti non presenti in Parlamento oltre ai gruppi misti, con il 10% dei minuti gestiti in prima persona dai partiti.
I Tg di Mediaset sono tutt’altro che allineati rispetto a quelli del servizio pubblico. Il Tg4 batte forse ogni record di squilibrio politico (con Berlusconi non più al Governo cade il rischio del sostegno privilegiato al premier “azionista” ma l’Agcom può comunque richiedere un riequilibrio senza attendere gli ultimi giorni prima delle amministrative): il Pdl gode di un 63,8% del tempo che si aggiunge all’8,4% della Lega. Il centro-sinistra non ha spazio di parola al Tg4, a gennaio: il Pd è allo 0,2%, l’Italia dei valori non ha un solo secondo. Lo stesso Governo ha una bassa percentuale di tempo, pari all’11,4% di quello complessivo. Gli altri partiti – gruppo misto o non parlamentari – arrivano al 9,3% del totale.
Il Tg5 riequilibria solo in parte il Tg4: il Pdl ha quasi dieci punti percentuali più del Governo, con il 34,2% del tempo parola, più del doppio di quello riservato al Pd (15,3%). Futuro e libertà mette d’accordo i Tg Mediaset: non ha un solo secondo di parola da tutti e tre, così come il Movimento per le autonomie e Alleanza per l’Italia. Studio Aperto ha il Pdl al 40%, il Pd al 15,7%, il Governo al 27,9%. Il Tg diretto da Enrico Mentana, a gennaio, non risulta molto equilibrato: il Pdl ha il 25,6% del tempo parola (quasi pari al Governo) rispetto all’8,2% del Pd.
Per i singoli leader, quelli istituzionali prevalgono su quelli politici: al Tg1 Monti ha avuto il 18,3% del tempo parola, Giorgio Napolitano il 7,1% mentre Bersani, Alfano e Casini sono tra il 5 e il 3%. Al Tg2 Monti ha il 16% e Napolitano il 9,6% con il trio dei leader compreso tra il 6,2% di Bersani e il 5,9% di Casini. Al Tg3 la musica non cambia: 15,9% a Monti, 12,4% a Napolitano, ma qui Bersani è preceduto da Nichi Vendola, Antonio Di Pietro e Walter Veltroni. Al Tg4 Fabrizio Cicchitto è al 18,7% e anche Daniela Santanché precede Monti. Al Tg5 tornano in testa Monti e Napolitano e Berlusconi è al terzo posto, seguito da Alfano e Bersani.