ROMA La puntata di Annozero di ieri sera 27 gennaio, con lo scontro in diretta con il direttore generale Rai Mauro Masi, dedicata al caso Ruby, è per il conduttore la quinta ‘best performance’ della sua lunga carriera televisiva. E’ stata seconda, nella storia di Annozero, solo a quella del primo ottobre 2009, con Patrizia D’Addario in studio, intitolata No Giampy no party, che fu seguita da 7.338.021 con il 28,92% di share.
La puntata di ieri, dal titolo Vincere, ha ottenuto il record stagionale con 7 milioni e 87 mila spettatori e il 25,72% di share, superando la puntata precedente, che si occupava sempre del caso Ruby, vista da 6 milioni 557 mila spettatori e uno share del 24.63%. Annozero ha battuto anche per ascolti la partita Juventus-Roma: in particolare, il primo tempo è stato visto da 6 milioni 465 mila telespettatori con il 21,56% di share, il secondo da 6 milioni 187 mila pari al 21,23%
Questa serie del programma (la quinta) è finora al livello della passata, in termini di audience con ascolti quasi sempre a cavallo dei 6 milioni di spettatori.
Per il giornalista ascolti massimi nella sua storia con la puntata di Samarcanda (Raitre), del 28 maggio 1992, subito dopo la strage di Capaci. In quell’occasione, fu seguito da 7.721.000 telespettatori, con il 32,98 di share. Al secondo posto c’e’ la puntata di TempoReale mandata in onda sempre su Raitre il 13 aprile 1995.
Ottenne il 31,85% di share e 8.197.000 telespettatori. Il titolo era: ‘Alla ricerca del leader: Silvio Berlusconi. Altro record venne segnato dal Rosso e il Nero (Raitre) con la puntata del 25 novembre del 1995 vista da 7.978.000 telespettatori con uno share del 29,07%. In studio c’erano quattro protagonisti del ballottaggio alle elezioni amministrative di Roma e Napoli, Francesco Rutelli e Gianfranco Fini; Antonio Bassolino e Alessandra Mussolini. ”Si rischia meno a puntare sul rosso o sul nero?”, era il titolo della puntata e il quesito girato agli ospiti.
L’ATTACCO DI BERLUSCONI Il presidente Silvio Berlusconi ha reagito così alla puntata su Ruby, riporta la stampa: «È vergonoso, è incredibile che non abbiamo fatto entrare i nostri 60 ragazzi, e abbiano rifiutato un bravissimo avvocato come Francesco Paolo Sisto. Questa è una dittatura, bisognerebbe che gli italiani non pagassero più il canone: la maggior parte ha votato Silvio Berlusconi ed è costretta a non vedersi rappresentata dal servizio pubblico».