
Rula Jebreal: "Mia madre si tolse la vita dopo un'infanzia di violenze" (foto Ansa)

ROMA – Intervistata da Vanity Fair, Rula Jebreal ha parlato del monologo (contro la violenza sulle donne) che reciterร nella prima serata del Festival di Sanremo:
“Parlo di fatti che conosco, di adesso. ร una battaglia che va combattuta anche dagli uomini. Per me รจ imprescindibile, non combatterla vorrebbe dire che non รจ cambiato niente da quando mia mamma si รจ suicidata. E lo devo a mia figlia”.
“Amadeus? Lo ammiro perchรฉ ha fatto la scelta coraggiosa di chiamare dieci donne a condurre con lui, e mi auguro che per le prossime edizioni ci siano direttrici artistiche”.
Weinstein all’epoca produsse un film tratto da un suo libro.
“Una volta lโho visto maltrattare una sua assistente, le urlava addosso e lei รจ scappata via piangendo. Gli ho detto: sei molto fortunato, io ti avrei malmenato, tu saresti finito allโospedale e io in carcere. Ho provato un disprezzo totale. Donne come me, che hanno avuto in famiglia dei casi di abusoโฆ”.
Una infanzia dolorosa quella di Rula Jebreal, una infanzia segnata dal drammatico suicidio della madre, vittima di violenze. “Mia mamma si รจ tolta la vita dopo unโinfanzia di violenze tra i 13 e i 18 anni, nessuno le aveva creduto per salvare lโonore della famiglia”.
“Se sono diventata famosa grazie al mio aspetto? Gli amministratori delegati delle cento societร piรน importanti del mondo sono tutti uomini: nessuno si chiede se abbiano avuto successo perchรฉ sono belli. Nessuno puรฒ essere selezionato in un sistema come quello americano (โฆ) per lโaspetto fisico. (โฆ). Sa che cosa mi ha aiutato? Il duro lavoro, raccontare la veritร ”.
Fonte: Vanity Fair.
