
Sanremo 2019, Achille Lauro e Motta i vincitori per Castaldo e Assante

SANREMO – Mentre si discute sulla vittoria di Mahmood al Festival di Sanremo, su quanto abbia influito la giuria della sala stampa, arriva la classifica sulle canzoni del festival di Ernesto Assante e Gino Castaldo. I due critici di Repubblica però, sembrano premiare Achille Lauro votato con un 9 ed un 8, e Motta con due 8.
A proposito di Rolls Royce, Castaldo e Assante scrivono: “Achille Lauro conquista Sanremo con il rock’n’roll. Il pezzo che ci piace di più”. Anche Motta viene lodato: “E’ bravissimo e la sua è una delle canzoni più belle del festival”.
Ai due critici piace anche Nino D’Angelo arrivato ultimo: “Ma che bella canzone, nascosta tra le 24 del festival. Nino D’Angelo come sempre più avanti degli altri”. Il cantante napoletano si è beccato due 7.
A Castaldo e Assante dunque piace Rolls Royce. Quelli di Striscia la Notizia sono stati i primi ad accusare però il cantante romano di cantare un inno alla droga, avendo preso spunto dall’iconica statuetta di donna sul radiatore delle Rolls Royce, il cui nome è “Spirit of Ecstasy:” da qui, pare, nasca l’abitudine a chiamare “Rolls Royce” una tipologia di pasticche sintetiche.
Achille Lauro, nei giorno scorsi ha provato a smorsare le polemiche dichiarando: “Ogni giorno esce una cosa nuova, prima il plagio che non è un plagio. Ora questo. Non sapevo che era il nome di una pasticca di ecstasy. Rolls Royce per me è la macchina, è lo status. Il pezzo è una fotografia di tutte le icone mondiali dagli anni Cinquanta a oggi: dal mondo di Hollywood alla musica, allo stile”.
