SANREMO – Una macedonia di famiglie, quella dello spirito santo con 16 figli, e poi le Conchita e le Platinette. Il mix inusuale è forse l’unica nota che osa in un festival di Sanremo altrimenti molto pulito e tradizionale. La prima serata ha visto sul palco la trovata della famiglia numerosa: gli Anania, madre, padre e 16 figli.
“Siamo un’opera di Dio, grazie allo Spirito Santo”, e via dicendo, in barba a papa Francesco che qualche settimana fa parlò di genitorialità responsabile. O per dirla con le sue parole: “Non fate figli come conigli”. Ma il Sanremo parrocchiale vira subito verso una vaga, vaghissima, trasgressione. Mauro Coruzzi, in arte Platinette, sul palco con Grazia Di Michele. Coruzzi non ha nulla di trasgressivo in questo caso, e forse è questa la trasgressione: niente parrucche e ciglia finte, Platinette torna Mauro e si presenta in abiti maschili, barba, volto pulito. E lo smalto nero, ma quello lo mette anche Johnny Depp.
E la barba ce l’avrà anche Conchita Wurst, che sembra invitata apposta per provocare lo stesso spettatore che si è commosso per i 16 figli “opera di Dio” degli Anania. Conchita è il cantante austriaco che si veste da donna ma lascia la barba lunga e folta. Si esibirà mercoledì sera e a quel punto vedremo se oltre alla barba ha anche una voce.