PERUGIA, 29 APR – ''Ho contatti con La7, con Sky, con qualunque altro operatore televisivo. Lo faccio da produttore indipendente. Avrei volentieri contatti con la Rai, ma mentre per altri editori la situazione e' cambiata, per la Rai no''. Lo ha detto Michele Santoro rispondendo ad una domanda di Lucia Annunziata a 'In 1/2 h' sulla sua trattativa con La7. Secondo Santoro, prima ''gli editori cercavano un tipo di precauzioni per cui non aveva senso andare da loro dopo aver lasciato la Rai. Oggi si respira un'aria diversa, gli editori sentono di dover scommettere di piu', anche se i condizionamenti ci sono ancora''.
''Gli editori sentono meno il peso di Berlusconi sul sistema – ha spiegato il giornalista -. Gli editori hanno interessi extra e' sono molto ricattabili. Oggi Berlusconi non e' piu' premier e questo ha un peso. Il conflitto di interessi pero' non e' una malattia solo di Berlusconi, coinvolge tutti, anche la sinistra, che ha la sua diramazione di conflitto di interessi in Rai. Il problema e' che non siamo arrivati alla rivoluzione copernicana che mette al centro gli autori. E' uno scandalo che in Rai non ci sia Luttazzi, che non ci sia Paolini''.