
ROMA – “Se Maometto non va in bici…”: questo il servizio dell’inviata di Striscia la notizia Rajae sul divieto per le donne musulmane di andare in bicicletta in molti paesi islamici. Divieto spesso applicato anche in molte cittร italiane. “Ma come mai?” si chiede l’inviata di Striscia la notizia visto che la bicicletta di certo non esisteva al tempo di Maometto. “Al musulmano piace proteggere la donna – risponde Ali Abu Shwaim, presidente del Centro Islamico di Milano – Ed essendo la donna una cosa sacra e di valore non puรฒ andare sulla bicicletta. Sarebbe piรน decoroso andare con un Mercedes o con una macchina di lusso”. Una risposta, evidentemente, del tutto assurda.
Per fortuna a Milano รจ stato creato un corso gratuito “Mamme in bici” per imparare a pedalare ed รจ frequentato da 16 coraggiose donne musulmane che hanno deciso di riprendersi la propria libertร . L’idea รจ di Ercole Giammarco: “E’ un progetto pilota – dice, intervistato dall’inviata di Striscia la notizia – Con un obiettivo ambizioso. Vogliamo arrivare a piรน scuole possibili”.
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