ROMA – Serena Dandini parla di Virginia Raffaele e la definisce decisamente la “più brava” di tutte le comiche italiane, una “fuoriclasse assoluta”. E ricorda la prima volta che l’ha vista ed è stata letteralmente folgorata. “L’ho amata da subito, da quando si è presentata al laboratorio teatrale dell’ Ambra Jovinelli di Roma insieme al suo gruppo di allora. La presi da parte e le dissi: 2Ma perché non provi da sola?”. Dandini, intervistata da Il Fatto, spiega come per imitare Belen, uno normale “metterebbe a repentaglio menisco, legamenti ed altri lei”.
La Dandini aggiunge poi che la Raffaele “ribalta uno stereotipo classico, secondo il quale le donne, per strappare una risata, devono apparire brutte, devono risultare “cozze”. E poi svela il segreto della Raffaele: “Riescono ad andare avanti solo coloro i quali studiano, si applicano, anche a costo di apparire pallosi, secchioni. I più bravi li ho visti provare all’ infinito, applicare la formula del “non dare nulla per scontato”. Ciò non toglie la possibilità di improvvisare. Mentre oggi in televisione accade spesso il contrario”. E poi a proposito della mancata imitazione del ministro Boschi, svela: “L’imitazione su richiesta è uno dei momenti più fastidiosi di questa professione. Il punto è un altro, il governo Renzi sembra intoccabile”.