Un altro aspetto che troverà spazio nelle letture sarà quello del rapporto tra i milanesi del tempo e chi milanese non era. «Con questa operazione – ha detto il direttore Roberto Fiorentini – si vuole riportare l’attenzione sul tema centrale dell’Expo, che è incardinato sul cibo e sull’alimentazione. Bonvesin descrive quanto Milano fosse in grado di sfamare la sua gente e tutti coloro che arrivavano dal contado. La scelta poi di proporre il primo frammento in latino medievale, è dovuta al rispetto dell’autore che scrisse la sua opera con questa lingua utilizzata dagli intellettuali del tempo. Ma proprio con questa lingua si è scritta una delle massime esaltazioni di Milano». Darà voce a Bonvesin lo studioso Gianfranco Scotti.