WASHINGTON – C'e' anche Bruno Serato, un italianissimo fuoriclasse dei fornelli, tra i 10 'eroi' scelti dalla Cnn tra chi nel 2011 s'e' distinto sul fronte del volontariato e ha aiutato chi ha bisogno. Bruno e' uno chef sopraffino originario del Veneto che vive e lavora da molti anni ad Anaheim, in California, non lontano da Los Angeles, a due passi da Disneyland. Qui ha aperto un ristorante di grande successo, frequentato dal bel mondo di Hollywood. Si considera un uomo fortunato, Cosi' ha deciso di restituire un po' di quella buona sorte al suo prossimo, gettandosi a capofitto nel volontariato.
Dal 2005, Bruno e i suoi collaboratori, sette giorni alla settimana, cucinano un bel piatto di pasta al sugo per almeno 200 bambini poveri che vivono nei motel della zona.
Oltre a Bruno, gli altri concorrenti di questa sorta degli Oscar della bonta', sono ''persone – scrive la Cnn – che ogni giorno con le loro iniziative lodevoli cambiano il mondo''. Ognuno di loro ha ricevuto 50 mila dollari e parteciperanno alla serata d'onore dedicata a loro, l'11 dicembre, presentata da Anderson Cooper in diretta dal Shrine Auditorium di Los Angeles. Ma da oggi sino al 7 dicembre, sara' possibile anche votare on-line per designare il vincitore a cui andranno altri 250 mila dollari.
Questa top ten e' il frutto di una severissima selezione. L'iniziativa, giunta alla quinta edizione, ha visto sinora la presentazione di circa 40 mila candidature provenienti dal oltre 100 paesi.
Oltre allo chef italiano, in gara quest'anno tra gli altri, c'e' Taryn, una vedova di guerra americana che ha organizzato da sola una fondazione che aiuta altre 800 donne che hanno perso come lei il marito in combattimento. Poi l'argentina Elena Duron Miranda che aiuta i bambini che cercano cibo tra l'immondizia di Bariloche ad andare a scuola e a farsi un futuro, l'indonesiana Robin Lim che aiuta le adolescenti in cinta povere a partorire e a nutrire i loro figli.
Infine, la storia di Patrice Millet, un ex calciatore di Haiti che dopo aver sconfitto il cancro strappa i bimbi poveri dalla strada dei ghetti di Port Au Prince, li fa giocare a pallone e li aiuta a tornare tra i banchi di scuola.
