Tv: antitrust apre procedimento contro Sky sui mondiali

L’Autorità Antitrust italiana ha comunicato oggi a Sky Italia la decisione di aprire un procedimento per presunto abuso di posizione dominante nei confronti dell’azienda, in relazione all’offerta di Sky relativa ai Mondiali di calcio 2010. Lo rende noto la tv satellitare, precisando che l’azione dell’Antitrust è basata su un esposto presentato da Mediaset nel maggio 2010.

”Siamo molto sorpresi dal fatto che l’Autorità Antitrust agisca oggi sulla base di questo esposto – sostiene Sky -, visto che non solo i Mondiali 2010 si sono conclusi da tre mesi, ma ben 4 anni e sette mesi fa Sky Italia ha trasmesso i mondiali 2006 di Germania con le modalita’ di fruizione simili per i telespettatori a quelle dell’edizione 2010”.

”Con i suoi comportamenti, Sky ha reso indisponibili sul mercato i diritti di trasmissione televisiva dei Mondiali di calcio 2010 e 2014, in modalita’ a pagamento, ad operatori concorrenti che operano su altre piattaforme trasmissive”. Questa una delle motivazioni che hanno spinto ad aprire un procedimento per presunto abuso di posizione dominante nei confronti di Sky l’Autorita’ Antitrust, che conferma quanto reso noto dalla tv satellitare.

”L’Autorita’ Garante della Concorrenza e del Mercato – si legge in una nota -, nella riunione del 3 novembre 2010, ha deciso di avviare un’istruttoria per verificare se Sky abbia abusato della propria posizione dominante nell’acquisizione dei diritti di trasmissione dei Mondiali di calcio 2010 e 2014, in modalita’ a pagamento per tutte le piattaforme trasmissive”. ”Secondo l’Antitrust – prosegue il comunicato -, la decisione della societa’, che ha l’86% del mercato della pay-TV, di acquistare da RAI nel 2008 la titolarita’ dei diritti pay sui Mondiali di calcio 2010 e 2014, in esclusiva su tutte le piattaforme trasmissive, potrebbe configurare un abuso anticoncorrenziale di natura escludente, vista la rilevanza dei contenuti nonche’ l’estensione dell’esclusiva”.

”Al momento dell’acquisto da Rai nel 2008 – conclude la nota – era peraltro pienamente vigente il divieto imposto dalla Commissione Europea di trasmettere su piattaforme diverse da quella satellitare fino al 2012. Con i suoi comportamenti, Sky ha reso indisponibili sul mercato i diritti di trasmissione televisiva dei Mondiali di calcio 2010 e 2014, in modalita’ a pagamento, ad operatori concorrenti che operano su altre piattaforme trasmissive. L’istruttoria dovra’ concludersi entro il 30 novembre 2011”.

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