
Vauro il ''brasiliano'', lo scontro in diretta tv

ROMA – Il vignettista Vauro, dopo lo scontro in diretta televisiva, ha deciso di scrivere una lettera aperta al “brasiliano”:
“Lettera aperta a Brasile. Non ti chiamo Brasile – scrive Vauro – ma Massimiliano che รจ il tuo nome. Ti scrivo perchรฉ ci siamo trovati muso a muso con rabbia e con furore”.
“Svastiche, effigi di Mussolini… tutto quello che ti sei tatuato sul corpo rappresenta per me (e non solo per me) orrore, schifo, disprezzo – prosegue Vauro – Con tanta rabbia, certo, ma ti ho guardato negli occhi e oltre l’odio ho visto solitudine, rancore, disperazione e fragilitร , sรฌ proprio fragilitร ”.
“Ho pensato a chi non sfoggia orridi tatuaggi ma si presenta in giacca e cravatta – aggiunge – Ho pensato a quanto sia comodo per loro che ci siano persone come te, per nasconderci dietro il loro cinismo, per scaricarle quando รจ opportuno e gridare al โpazzo fanaticoโ e coprire cosรฌ le loro responsabilitร . Sei un โnemicoโ ma un nemico facile โgrosso, brutto e cattivoโ. Sei lo spauracchio dei mostri veri, quelli che ti usano”.
Poi l’invito, per un incontro faccia a faccia lontani dalle telecamere. “Allora ti dico vediamoci. Potrai spaccarmi la faccia, la tua stazza te lo permette. O potremo parlare cenando assieme, cosรฌ poi puzzeremo di vino tutti e due. Questa lettera รจ pubblica come lo รจ stato il nostro scontro. Ma il nostro incontro, se vorrai, sarร privato, senza telecamere nรฉ conduttori, io e te. Non รจ una sfida, รจ un invito”.
Dopo aver letto la lettera di Vauro, “il brasiliano” ha deciso di accettare l’invito: “Ok accetto!! Dimmi dove e quando!!”.
Fonte: Instagram, Facebook.
