
Verissimo, Arisa racconta: "Ero matta per Michael Jackson, mi strappavo i capelli e..."

ROMA – Intervistata da Silvia Toffanin, ospite nel salotto di “Verissimo“, Arisa ha parlato della sua famiglia:
“I miei genitori – racconta – sono bellissimi, li amiamo tanto. E mio padre non appare quasi mai, appare sempre mia madre. E anche io quando telefono a casa, chiedo sempre prima di mamma perchรฉ lei dice che con papร siamo come una associazione a delinquere. Allora io, per mantenere gli equilibri, chiedo prima di mamma”.
“Ho avuto una infanzia super – racconta ancora –ย una infanzia bellissima. Chi ha la fortuna di nascere e crescere nel bello, lo sa anche riconoscere. Questa รจ una fortuna delle tante che ho avuto, perchรฉ sono cresciuta in Basilicata e nei pressi di casa mia c’รจ solo campagna. Una campagna fatta di estate e di sole, di neve e di inverno. Tanta cucina buona, tante coccole. Sono stata benissimo. Quando attraversiamo periodi difficili nella vita, รจ bene ricordarsi della felicitร che provavamo da bambini e anche capire cosa ci dava felicitร , perchรฉ era una felicitร semplice. La certezza di valere veramente qualcosa per qualcuno รจ il massimo, quando sei piccolo lo sai che i tuoi ti vogliono bene. Questa รจ la felicitร certa e semplice”.
“Idoli di quando ero piccola?ย Ero matta per Michael Jackson, mi strappavo i capelli. Ero gelosissima. Se vedevo che faceva salire sul palco qualche ragazza, io morivo d’infarto di gelosia. Uno dei motivi per i quali ho sognato di andare via dalla mia terra, era per Michael Jackson. Perchรฉ non arrivava mai Michael Jackson o non arrivava mai Madonna. Mi sarebbe piaciuto avere la possibilitร di incontrare questi artisti incredibili. Anche se adesso sto a Milano perรฒ mica li incontro, pure perchรฉ lui รจ mortoโฆ”.
“I lavori che ho fatto? Mi sono piaciuti tutti, per me ogni cosa ha avuto il suo perchรฉ. Forse il momento che mi ha aperto la vita รจ stata quella di cameriera notturna al LoolaPaloosa, che mi ha aperto un po’ di orizzonti. C’era un menage abbastanza libero, era molto free. Quindi mi ha aperto gli orizzonti. Hai capito che voglio dire? Gli altri si divertivano e io rimanevo imbambolata”.
