
Barbra Bouchet ospite di Caterina Balivo a Vieni da me

ROMA – Barbara Bouchet ospite di Caterina Balivo a Vieni da me parla della sua vita personale e professionale. Tra le storie raccontate, una riguarda il figlio Alessandro Borghese, celebre chef italiano. “Alessandro non voleva andare all’università , non sapeva cosa fare”, ha detto spiegando poi di averlo invitato ad andare via da casa e girare il mondo per capire la sua strada.
Intervistata dalla Balivo, l’attrice si racconta e parla del figlio e del loro rapporto: “A un certo punto, finita la scuola, ho detto ad Alessandro di andare all’università e lui m’ha risposto di no . Non sapeva quello che voleva fare, non aveva idee per il suo futuro. Gli ho detto di iniziare ad andare fuori e di girare il mondo, di camminare con le proprie gambe. Gli è servito, è andata bene, no? Ha fatto un po’ di sforzi, ma è andata bene”.
Di Luigi Borghese, suo ex storico, spiega: “Non ci siamo lasciati per un tradimento o almeno non lo so (ride, ndr). Ci siamo lasciati dopo 35 anni perché avevo intenzione di continuare a lavorare, lui era in pensione. Dopo 35 anni non c’era più niente da dire…ci siamo separati in pace, senza cattiverie e senza accuse. Quando Gigi si è ammalato ero al suo fianco, ero lì fino all’ultimo giorno”.
Dal punto di vista lavorativo, la Balivo le ricorda dell’incontro con Quentin Tarantino a Venezia e lei spiega: “Quentin lo devo ringraziare per aver riportato in auge e rivalutato i nostri film, ma è uno che parla e poi… l’educazione non è il massimo, Abbiamo avuto tre appuntamenti e tre volte mi ha dato buca. Il quarto appuntamento non l’ho accettato”.
Una gran lavoratrice prima di arrivare a icona sexy di Hollywood: “Polli fritti, scarpe, un po’ di cose. Sono arrivata a Hollywood a 15 anni e in qualche modo mi dovevo mantenere. Ho venduto pollo fritto un po’ come i ragazzi che oggi vanno in bicicletta per portare il cibo a casa delle persone. Mancia? L’americano non è molto da mancia…Ho iniziato con ruoli piccolissimi, ho fatto tantissimi provini: eravamo tantissimi. Quei ruoli piccoli erano al fianco di grandi attori, come Marlon Brando, a 17 anni sono stata presa per fare L’ultima vittoria. Da lì è iniziato tutto”. (Fonte Rai)
