Giampiero Mughini nel salotto di Vieni da Me
ROMA – Intervistato da Caterina Balivo, ospite nel salotto di Vieni da Me, c’è Giampiero Mughini.
Hai mai mentito per sedurre una donna? “Sì – risponde Mughini – e ne provo profonda vergogna”.
Cosa pensi di Sgarbi? “E’ un ragazzo molto colto e molto intelligente che però non usa sempre al meglio la sua cultura e la sua intelligenza. Ho finito l’argomento”.
Hai mai tradito? “Io vivo con una compagna – spiega Mughini – ed è un termine bellissimo. Termine secondo me anche più bello di moglie. Tu vuoi che in trent’anni io non mi sia neanche accorto di una donna nell’universo? Sostenerlo sarebbe da cialtroni. Se poi per tradimento intendi che il mio animo si sia allontanato da Michela allora io stendo a crederlo o a ricordarlo”.
Il corpo? Qui Mughini ride: “Andiamo oltre…”. La risposta quindi è sì? “Ma è ovvio. Solo gli ipocriti risponderebbero diversamente. Non ci posso credere che qualcuno creda nella monogamia in qualcosa di assoluto nei secoli. Io credo che sia meraviglioso pensare di vedere un film, andare a cena, o andare a una mostra con una compagna anche dopo trent’anni”.
Michela quindi ha diritto di pensarla come te? “Assolutamente. Lei è stata dove vuole. Non mi importa. L’importante è la comunione degli animi. La comunione degli animi è come la musica”.
Temi di essere ricordato più che per i programmi di calcio che per i tuoi libri?
“Che domanda è? Come si possono mettere sullo stesso piano 500mila persone che guardano programmi popolari e 5mila che restano emozionati da un libro? Io so che alcuni dei miei libri hanno un pubblico che se li ricorda anche dopo 30 anni. Ma non è comunque paragonabile a una battuta che fai in televisione e che ha una eco diversa. E’ così”.
Pensi che le donne davvero non capiscano nulla di calcio?
“Mai detto e mai pensato una tale stupidaggine. E’ vero che prima il pubblico femminile non apprezzava il calcio. Ma questo è cambiato notevolmente negli ultimi anni. Emanuela Audisio ora è una delle più brave a scrivere di calcio e di sport in generale”.
Fonte: Vieni da Me.