
Vittorio Feltri ospite in televisione.

ROMA – Intervistato da La Zanzara, Vittorio Feltri, dopo la morte di Andrea Camilleri, non cambia idea sul commissario Montalbano (definito qualche giorno fa dal direttore di Libero come “un terrone che ha rotto i cog*****”): “Se mi sono pentito di quella frase? Ma no, non posso essermi pentito. Io scrissi un articolo molto favorevole a Camilleri. Anzi, un articolo elogiativo per le sue qualitร letterarie. Alla fine scrissi che Montalbano mi sta sui coglioni. Ma questa cosa lโha detta lo stesso Camilleri. Ha detto dopo il secondo libro su Montalbano: mi sono rotto i coglioni, ma siccome aveva successo sono andato avanti”.
Hai scritto che lโunica consolazione per la sua dipartita รจ che finalmente non vedremo piรน quel terrone di Montalbano… โE cosa cโรจ di strano? A non vedere piรน Montalbano tu ci soffri? Ogni volta che accendo la televisione o vedo Montalbano, o vedo il Papa, o vedo i cuochi, o vedo Salvini, o vedo Di Maio. Mi sono rotto i coglioniโ. Per quellโarticolo ti vogliono cacciare dallโOrdine dei Giornalisti… โDire che Montalbano mi sta sulle balle รจ come dire che mi sta sulle balle Cappuccetto rosso. Non รจ riferito ad una persona in carne ed ossa, ma ad un personaggio. Cโรจ stata una raccolta di firme per cacciarmi? Ho capito, ma la raccolta lascia il tempo che trovaโ. Dunque non sei pentito, nemmeno dopo la morte di Camilleri? โAssolutamente no, ma non capisco perchรฉ dovrei pentirmi. Mica ho detto che Camilleri รจ un cretino, anzi, Camilleri รจ un grande scrittore che si inserisce perfettamente nel filone della letteratura siciliana che รจ una letteratura di alto livello, e non รจ neanche il caso che faccia dei nomi, insomma. Basta pensare a Pirandello, Verga, Sciascia. Se poi Montalbano mi sta sulle palle, saranno fatti miei?โ.
Fonte: La Zanzara.
