Card.Tettamanzi, turismo e lavoro diano dignità alla persona

MILANO – ''Turismo e lavoro: un accostamento non immediato, almeno nell'immaginario comune e nella riflessione piu' diffusa, che associa quasi esclusivamente il periodo della vacanza all'idea di tempo libero. Entrambi, il lavoro e il tempo libero, sono invece orientati verso la valorizzazione integrale dell'uomo e non possono pertanto essere separati, poiche' congiuntamente concorrono a dare dignita' alla persona che al tempo stesso fruisce e dispensa servizi''. Cosi' l'arcivescovo di Milano, cardinale Dionigi Tettamanzi, scrive nel suo messaggio per le vacanze 2011 intitolato 'Il turismo come lavoro', quest'anno dedicato in particolare a chi lavora nel settore turistico, che verra' presentato domani mattina.

Si tratta di ''un settore – aggiunge Tettamanzi – in grande movimento, come tutto il mondo del lavoro, che insieme alle opportunita' da mettere in luce presenta debolezze che non si possono tacere. Ve ne sono di generali, ma non mancano quelle specifiche. In quest'ambito, ad esempio, sono impiegati soprattutto giovani e donne, molto spesso con qualifiche elevate; ma la stagionalita' dei flussi turistici e la mobilita' portano per lo piu' ad una situazione lavorativa che offre prevalentemente contratti atipici, precari, che non garantiscono certamente serenita' circa il proprio futuro''.

L'accoglienza turistica, ricorda l'arcivescovo di Milano in un altro passaggio, propone il servizio di pensione completa, ''un pacchetto unitario – spiega – che contiene tante attenzioni e che dovrebbe comprendere pure quella spirituale, come l'indicazione dei possibili indirizzi dove celebrare il culto cui si appartiene''.

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Lorenzo Briotti