Creare una cabina di regia nazionale per le Strade del vino, in modo da fare più sistema, coordinare le risorse e la promozione sia in Italia che all’estero, oltre a riformare e rifinanziare la legge in materia. E’ la richiesta lanciata oggi dalle Città del vinò, associazione che riunisce oltre 550 Comuni italiani, al ministro per il Turismo Michela Brambilla, e alle Regioni.
La proposta è emersa nell’ambito del quarto ‘Forum sul turismo enogastronomico’, una sorta di ‘stati generali’ del settore, in svolgimento da oggi al 6 giugno a Alberese (Grosseto). Secondo l’associazione, le 154 Strade del vino italiane “sono uno strumento fondamentale per la promozione del vino” ma “devono fare un salto di qualità” e serve un maggiore ccoordinamento tra le Regioni.
In quest’ottica l’associazione propone di rivedere gli standard minimi delle Strade del vino e dare maggiori funzioni di promozione e di vendita di pacchetti turistici ai loro uffici, oltre a creare figure professionali di ‘guida enoturistica’, e definire un’immagine coordinata in tutto il Paese per quanto riguarda la cartellonistica e il materiale promozionale. “Una carta di proposte operative – spiega il presidente di Città del Vino Giampaolo Pioli – è ciò che proponiamo di elaborare, per sottoporlo all’attenzione del Ministro del Turismo Michela Brambilla.
La frammentazione non aiuta e la mancanza di una politica nazionale sul turismo enogastronomico è evidente. Noi chiederemo proprio quegli indirizzi comuni attualmente assenti e, soprattutto, sostegni anche finanziari che non ci sono più”.