Di Silvia Cartotto di thegirlwiththesuitcase.com
Scriverei dell’Irlanda all’infinito: è il viaggio che ha inaugurato i racconti sul mio blog ormai 5 anni fa, quindi lo sento un po’ come il suo battesimo. Navigando alla ricerca di alcune informazioni aggiornate sulla capitale irlandese (il mio viaggio risale al 2010) sono atterrata su “On the road”, il blog di Hertz che ha una pagina dedicata ad alcuni dei migliori panorami di Dublino. Prima di raccontarvi ciò che ho vissuto sull’isola di smeraldo, ecco che cosa vi consiglio di non perdere nella capitale.
– Vivete sulla vostra pelle la vita notturna nei pub del quartiere della movida dublinese: è un must.
– Visitate l’interessante fabbrica della storica birra stout, la Guinness. Potete salire fino in cima al Gravity Bar, sorseggiando una pinta con tutta Dublino ai vostri piedi.
– Il parco di Dublino, il suo polmone verde, è il luogo dove i dublinesi si rilassano e trascorrono le pause pranzo o i weekend tra prati verdissimi e laghi con i cigni.
– Di sera è illuminato ed è uno spettacolo attraversare il fiume Liffey sul ponte che una volta prevedeva il pagamento di mezzo penny, da cui ha preso il nome.
– L’università più famosa d’Irlanda ha sede qui e sempre qui, nella biblioteca, si trova the Book of Kells, il manoscritto più antico del mondo.
È stata sicuramente fondamentale, durante i nostri 10 giorni irlandesi, la guida sui b&b di bandbireland.com. Ci spostavamo ogni giorno da est a ovest, in senso orario, e verso le 17 telefonavamo al b&b prescelto per prenotare una stanza per quella stessa notte. La consiglio in formato cartaceo ma anche online: se avete connessione è utilissima.
Ecco i luoghi che ho adorato di più e che consiglio di non perdere se farete un viaggio simile al nostro.
Kilkenny – Piccolo borgo medievale sul fiume Nore, a sud ovest di Dublino: visitate il castello e per cena restate sulla via principale, troverete alcuni pub con musica live dove immergervi nell’atmosfera del posto.
Cork – La seconda città più grande dopo Dublino si trova a sud, sul mare. Da visitare il curioso museo del burro, oltre il fiume sulla collina, e l’English Market, un mercato coperto nel centro della città, dove trovare prodotti tipici locali e non solo.
Kinsale – Un villaggio di pescatori adorabile, con le facciate delle case coloratissime e le insegne dei ristoranti decorate di azzurro: siamo sulla costa sud del paese e qui si respira un senso di pace indescrivibile, tipico dei paesi di mare.
Ring of Kerry da Kenmare a Killarney – Senza dubbio la strada più panoramica ed indimenticabile del viaggio. L’anello di Kerry, che percorre l’omonima penisola, è la strada N70: percorretela tutta dal paese di Kenmare fino a Killarney (e qui visitate il Parco Nazionale). Lungo la strada vedrete come le colline incontrano il mare e le scogliere colano a picco nell’Atlantico: siamo infatti sulla costa ovest dell’Irlanda, quella più frastagliata. Uno dei luoghi di questo viaggio che più porterò nel cuore.
Cliffs of mother – Le scogliere di Moher si trovano nella contea di Clare, a sud di Galway, sempre sulla costa ovest, salendo verso nord. Sono alte 214 metri (sono le più alte d’Europa) e qui tira spesso un forte vento proveniente dall’Atlantico. Il biglietto per accedere all’area al momento costa 6 euro, gli under 16 non pagano.
Clifden e il Connemara – E dulcis in fundo ecco il Parco Nazionale del Connemara, dal dolce paesaggio composto di laghi e colline a nord-ovest di Galway. Noi ci siamo fermati a dormire a Clifden e ricorderò per sempre la luce calda di quel tramonto sull’Atlantico ammirata dalla finestra del b&b prima di andare a cena al pub nel centro del paese. Ah, un’ultima chicca (anche se un po’ cara, il biglietto costa 12 euro): seguite le indicazioni per Kylemore Abbey, un’antica abbazia che si affaccia su un lago. Nella proprietà si può visitare, oltre all’edificio principale, una chiesetta e l’orto botanico. La foto scattata dal ponticello all’ingresso è da cartolina!
L’Irlanda ha moltissimi altri luoghi speciali ed è impossibile qui elencarli tutti, mi vengono in mente Cobh e Blarney, poi ancora Newgrange e Glendalough: il miglior modo per conoscere questo paese dagli abitanti più che cordiali è partire per un viaggio on the road. Solo così si percepisce e tocca con mano l’anima vera di un posto a noi sconosciuto.