Mare e cultura traino per il turismo nel Mediterraneo

Mare e cultura: non solo i simboli per eccellenza del Mediterraneo, ma anche elementi di sviluppo del turismo, secondo gli esperti e giornalisti che si sono confrontati un workshop nell’ambito del convegno internazionale ”Il Mediterraneo in rete” organizzato dall’Ansa. Coordinato da Carlo Gambalonga dell’Ansa, l’incontro ha visto interventi di addetti ai lavori come Giancarlo Licata, responsabile della redazione Rai del Mediterraneo, Arta Musaraj, rettore dell’Università Pavaresia di Valona (Albania), Moeed Ahmad, responsabile dei new media di Al Jazira, e Khaled Awasa, direttore delle strategie di comunicazione del premier giordano, Giovanni Pagliuca dell’assessorato alla cultura della Regione Campania, il presidente della Assoporti Francesco Nerli e molti altri.

Tutti gli interventi hanno affrontato vari aspetti della ”sfida turistica” che l’area euromediterranea affronta nel mondo dominato dalla comunicazione via internet, sottolineando come lo spazio per lo sviluppo del settore sia notevole. Tra gli interventi anche quello di Domenico Pellegrino, direttore generale di Msc crociere, che ha parlato degli effetti economici positivi delle crociere e della loro industria: un fenomeno turistico internazionale che cresce vertiginosamente proprio nel Mediterraneo (con un impatto economico di 1,523 miliardi di euro, solo in Italia), con 28 milioni di presenze nell’area. E proprio l’Italia “è il Paese preferito per imbarcarsi – 36% – per partire alla scoperta del Mediterraneo”, con addirittura previsioni di crescita.

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